Nazionali Giovanili
Italia U21, Vavassori, Calvani e Zeroli alla prima chiamata: “Un’emozione unica”
Prime parole in azzurro per Calvani, Zeroli e Vavassori: i tre giovani sono alla prima chiamata con l’Italia U21.
Entusiasmo, ritmo alto e facce nuove nel ritiro di Tirrenia, dove l’Italia Under 21 rifinisce la doppia sfida che può indirizzare il girone: venerdì a Stettino contro la Polonia (ore 16) e martedì a Nikšić con il Montenegro (ore 18.30). Due gare che valgono già tantissimo, non solo per la classifica ma anche per misurare la crescita del gruppo di Silvio Baldini, chiamato a dare continuità all’identità offensiva mostrata nelle ultime uscite.
Calvani, prima volta assoluta in azzurro
Oggi i riflettori sono soprattutto su tre debuttanti: Gabriele Calvani, Dominic Vavassori e Kevin Zeroli. Per Calvani è la prima volta assoluta in azzurro. “Quando mi è arrivato il messaggio del team manager è stata una sorpresa. Una bellissima emozione”, racconta il difensore, cresciuto tra U17 e U19 del Genoa e oggi al Frosinone, dove sta trovando spazio e continuità. A Tirrenia ha ritrovato diversi ex compagni: “Mi hanno aiutato a integrarmi subito. Il mister ci chiede di andare forte e dare sempre il massimo. Le mie doti? Forza fisica e attenzione: mi ispiro a Rüdiger. La Polonia è forte, spero di dare il mio contributo”.
Zeroli e Vavassori, la linea verde che sale
Zeroli (Monza, in prestito dal Milan) e Vavassori (Atalanta U23) arrivano invece dopo il passaggio in U19 e U20, segno di un percorso lineare e ragionato. “La chiamata è stata all’ultimo, ma voglio farmi trovare pronto”, spiega Zeroli, mezzala moderna che abbina corsa e qualità. “Il gruppo è solido e c’è entusiasmo. Ho sentito Camarda e Bartesaghi: qui si lavora bene”. Vavassori, mamma polacca e parenti attesi sugli spalti di Stettino, ha un motivo in più per emozionarsi: “Star qui è un sogno che avevo da bambino. Conosco già tanti ragazzi dalle giovanili, questo aiuta a entrare subito nei meccanismi”.
Le idee di Baldini e il rientro di Ekhator
Chiarissima anche la “lavagna” di Silvio Baldini. “A me chiede di attaccare la profondità, saltare l’uomo e creare più situazioni da gol; senza palla, primo pressing e recupero immediato”, racconta Vavassori. “Vuole una squadra che attacchi lo spazio. Per me, mezzala che si inserisce per far gol”, aggiunge Zeroli, perfetto per una U21 votata all’intensità.
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