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Nazionali Giovanili

Camarda tra talento, umiltà e sogni azzurri: “Non sono ancora nessuno”

Il giovane talento Camarda si racconta: umiltà, primo gol in Serie A e sogni in Nazionale e ora è pronto per l’Italia U21.

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Francesco Camarda
Francesco Camarda

Nonostante sia finito sotto i riflettori sin da giovanissimo per le sue straordinarie qualità tecniche, Francesco Camarda continua a sorprendere non solo per ciò che fa in campo, ma anche per la maturità che mostra fuori. A soli 17 anni, l’attaccante milanese classe 2008, ora in prestito al Lecce dal Milan, ha già esordito in Serie A e segnato il suo primo gol nel massimo campionato. Eppure, mantiene i piedi ben saldi a terra: “Non sono nessuno nel calcio. È solo l’inizio e non ho fatto ancora niente”.

Camarda, inizio promettente col Lecce e l’Italia U21

L’ottimo avvio di stagione con la maglia del Lecce ha aperto a Camarda le porte della Nazionale Under 21, dove è stato convocato per le qualificazioni ai prossimi Europei di categoria. Dal ritiro azzurro, il giovane attaccante ha partecipato a una conferenza stampa accanto al commissario tecnico Silvio Baldini, alla vigilia della sfida contro la Svezia.

Camarda ha parlato con entusiasmo della nuova esperienza in azzurro: “Sono venuto qui per dare il massimo, per cogliere l’opportunità. Ho belle sensazioni, siamo un bel gruppo e ci piace stare insieme. In campo abbiamo qualità, fuori ci divertiamo con poco. Se ci crediamo possiamo arrivare veramente in alto”. Un segnale forte, che evidenzia la fiducia nei compagni e l’ambizione di questo gruppo.

Il primo gol in Serie A: “Un sogno che si realizza”

Pochi giorni fa è arrivato anche il primo sigillo personale in Serie A, una tappa fondamentale nel percorso di ogni giovane calciatore. Per Camarda, però, non si tratta di un punto di arrivo, ma solo di un nuovo inizio: “Da quando inizi a giocare sogni momenti come questi. Il primo gol, l’esordio, sono obiettivi che ti poni fin da bambino. Averlo raggiunto mi dà grande soddisfazione e motivazione. È un punto di partenza e sono sempre più motivato ad arrivare più in alto possibile”. Le sue parole trasmettono determinazione e consapevolezza, qualità non scontate per un ragazzo così giovane, già alle prese con grandi aspettative.

“Non mi sento un predestinato, vivo il presente”

Da anni Camarda è considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio europeo, ma lui non si lascia condizionare dalle pressioni esterne. “Non ho mai pensato di essere un predestinato. Vivo sempre sul presente, giorno per giorno. Nel club come in Nazionale, cerco di migliorarmi e di fare meglio possibile. Non sono io a dover dire che sono un predestinato, cerco di isolarmi il più possibile da tutto”. È evidente come l’ambiente familiare e quello sportivo abbiano lavorato bene sulla sua crescita umana, oltre che tecnica. Nonostante la fama precoce, Camarda si concentra solo su ciò che può controllare: il lavoro quotidiano.

Obiettivi ambiziosi, ma senza dimenticare da dove si parte

Nel concludere il suo intervento, Camarda ha ribadito con forza la sua visione del percorso professionale: “Voglio arrivare più in alto possibile, mi sono posto grandi obiettivi e li voglio raggiungere tutti. È solo l’inizio, non ho fatto niente”. Parole che lasciano intravedere una forte ambizione, ma sempre accompagnata da realismo e umiltà. Francesco Camarda è ancora un ragazzo, ma con la testa di un veterano. Se continuerà su questa strada, non sarà solo una promessa: sarà una certezza del calcio italiano.

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