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Youth League, la guida al percorso delle italiane: avversarie e partite da tenere d’occhio

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Inter Youth League

Youth League ai blocchi di partenza

Torna il fascino del calcio internazionale anche per i ragazzi delle U19: per Fiorentina, Inter, Atalanta, Juventus Napoli, si apre il conto con la Youth League da domani. Un cammino ricco di fascino, storie interessanti e potenziali insidie, verso la fase finale di Nyon in programma tra il 17 e il 20 aprile 2026.

I percorsi delle italiane

Fiorentina

La prima volta non si scorda mai, ma i ragazzi di Galloppa dovranno sudare per far sì che guardandosi indietro non abbiano il retrogusto amaro dei rimpianti. La viola accede per la prima volta nella sua storia alla Youth League, ma lo fa dalla porta sul retro, sfruttando cioè la conformazione del format: essendo l’Inter già impegnata nel tabellone principale, i toscani occuperanno il posto riservato nel Percorso dei Campioni, grazie alla finale scudetto persa proprio contro i nerazzurri. Il cammino all’interno della competizione comincerà dal secondo turno, in programma il 22 ottobre e 5 novembre contro il Legia Warszawa. In caso di passaggio indenne, la Fiorentina sarà attesa dalle forche caudine del terzo turno preliminare, dove affronterebbe una tra Jelgava, Akureyri e Paok. Obiettivo? Macinare più strada possibile e mettere nel proprio bagaglio culturale un po’ di esperienza internazionale.

Napoli

Per molti la Cenerentola della competizione, una squadra che non può voltarsi indietro se vuole guardare alla Youth League con entusiasmo. Le ultime due spedizioni europee erano francamente non alla portata, fuori scala per gli effettivi valori dei partenopei. Addirittura, nell’edizione 23/24 gli azzurri giocavano in Europa pur essendo retrocessi in Primavera 2 (evento più unico che raro). Il bilancio dunque è abbastanza mesto: 9 sconfitte nelle ultime 12 uscite, con una spaventosa differenza reti di -25, frutto di 36 gol subìti e soltanto 11 segnati. L’obiettivo primario dunque sarà onorare il livello del torneo, senza prefissarsi ambizioni fuori contesto ma credendo nella possibilità di dare dignità ad una cavalcata in ogni caso complicata.

Da cerchiare con il rosso sul calendario, i due impegni di testa e coda: si aprono le tende del sipario il 18 settembre contro il Manchester City, mentre si chiude il 10 dicembre contro il Benfica, campioni nel 2022 e finalisti nel 2014, 2017 e 2020.

Inter

Scatta l’operazione riscatto per i nerazzurri. L’Inter si presenta ai nastri di partenza con il chiodo fisso di dare profondità al lavoro svolto nelle annate precedenti, leggermente sporcato da un andamento nella fase ad eliminazione diretta molto meno convincente rispetto al cammino nei gironi. L’uscita nel 23/24 ai rigori contro l’Olympiakos, poi la caduta ai quarti nel 24/25 contro il Trabzonspor; due avversarie che possiamo trovare alla voce “contrari” nella definizione di “complicato”. Eppure, sono arrivate in entrambi i casi due delusioni, da riscattare con un cammino ancor più convincente quest’anno. Calendario che assomiglia ad un percorso di una montagna russa: inizio in salita con l’Ajax alla prima, poi tre avversarie comode, infine il doppio giro della morte contro Atletico Madrid Liverpool.

Juventus

Eliminata lo scorso anno dall’ammazza-italiane per eccellenza (il Trabzonspor sicario in ordine dei bianconeri, dell’Atalanta e dell’Inter), la Juventus si ripresenta ai blocchi di partenza con ambizioni e fiducia rinnovate. Il percorso comincia con un “gran premio della montagna”: pendenza variabile, con il Dortmund come prima insidia seguito a ruota da Villarreal, Real Madrid Sporting. Finale in discesa, con il Bodo Glimt (new entry al tavolo delle grandi d’Europa) e il Pafos. Superare il turno preliminare sarà dunque il compito primario, per poi proiettare lo sguardo magari verso la fase finale di Nyon, replicando l’ottimo cammino del 21/22 quando Soulé e compagni accarezzarono la finale e persero ai rigori contro il Benfica.

Atalanta

Partenza complicata anche per la “Dea”, attesa dall’immediata trasferta sul campo del Psg. La parte centrale del calendario si fa più morbida, ma l’ultimo ostacolo è il Chelsea, realtà storica in Youth League con 2 vittorie nel 2015 e nel 2016 (nonché secondi per numero di trofei, dietro solo al Barcellona). Per confermare gli ottimi segnali regalati nelle prime quattro uscite di Primavera 1, i nerazzurri dovranno dunque cercare il colpaccio in terra transalpina, tassello fondamentale per innescare la corsa anche in Europa. Mentre il sogno nel cassetto rimane quello di riscrivere il proprio record per miglior piazzamento del torneo, superando lo scoglio degli ottavi e sedendosi al tavolo delle migliori otto d’Europa.

Le partite da tenere d’occhio

Proviamo ad allargare l’inquadratura, comprendendo nel nostro campo visivo l’intero scenario della competizione senza restringere l’obiettivo alle italiane. Ecco alcuni degli scontri che andranno a definire i rapporti di forza e le gerarchie del torneo, spostando gli equilibri nei percorsi delle favorite.

Si parte subito, il 17 settembre, con Bayern Monaco-ChelseaLiverpool-Atletico Madrid. Il 30 settembre invece, c’è Chelsea-Benfica, scontro di tradizione e cultura vincente, nonché antipasto di un affascinante Barcellona-Psg (in programma l’1 ottobre), che sta diventando una grande classica del calcio mondiale in tutte le categorie. Il 22 ottobre, sempre il Chelsea coinvolto in una sfida delicata contro l’Ajax, semifinalista nel 2020 e di ritorno in Youth League dopo la pausa forzata nella scorsa stagione.

Il 4 novembre, fuoco incrociato tra Inghilterra, Spagna, Francia e Germania: è il giorno di Liverpool-Real Madrid Psg-Bayern Monaco. Continua il rollercoaster di emozioni il 25 novembre, con il duello tra i due club più titolati di sempre: Chelsea-Barcellona sarà spartiacque nel definire il power ranking del torneo. Infine, un interessante Arsenal-Bayern Monaco in cui i “gunners” avranno uno stress test importante al terzo anno consecutivo di Youth League dopo 7 stagioni di digiuno tra il 2016 e il 2023.

Luca Ottaviano

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