Youth League
Inter-Kairat Almaty, le pagelle dei nerazzurri: Taho mantiene il clean sheet, Zarate pesca un jolly
Tutti i voti nelle pagelle dell’Inter dopo la partita con il Kairat Almaty, valida per il quarto turno di Youth League.
Le pagelle dell’Inter dopo la partita con il Kairat Almaty
Sulla carta, sembra una partita dal finale già scritto: eppure, Inter-Kairat Almaty può nascondere quelle inaspettate insidie tipiche della Youth League. I ragazzi di Carbone la indirizzano con il penalty di Mosconi e con la super girata di Zarate, in un primo tempo non esaltante ma di controllo. A mettere sotto chiave i tre punti è Iddrissou, in una ripresa dove i nerazzurri staccano la spina troppo presto e serve un super Taho a mantenere la porta inviolata. Di seguito le pagelle dell’Inter di MondoPrimavera.com.
Le pagelle
Taho 7: tutt’altro che sereno nei novanta minuti, le distrazioni fin troppo frequenti dei due centrali producono almeno due occasioni nitide per gli avversari. Costretto a sporcarsi i guantoni su due conclusioni di Bekbolat, ma in entrambe le situazioni è ben posizionato e se la cava mantenendo sotto chiave il clean sheet. Si supera invece con un riflesso mostruoso sempre sull’81 del Kairat, in una ripresa in cui è chiamato spesso all’intervento.
Ballo 6: un po’ ad intermittenza, ma quando il 2 affonda con convinzione rischia sempre di dilagare. Non è però continuo nella ricerca delle fiammate sulla corsia, e questo lo limita in modo consistente.
Breda 5,5: gli attaccanti avversari sono sulla carta un cliente poco allenante, ma qualche piccolo black out di troppo non permette all’Inter di vivere un match tranquillo. Specialmente in uscita dal basso, arrivano una o due sbavature importanti. Sul tramonto del primo tempo, si fa sfilare davanti Birkurmanov, che lo perdona calciando alto. Nella seconda parte, soffre gli spunti di Bekbolat.
Maye 6: col senno di poi, il risultato glielo permette, ma anche il 15 si concede qualche leggerezza nella prima costruzione fuori dal contesto di un match europeo. Dal 75′ Marello 6: entra e ha il tempo di scheggiare un palo su calcio piazzato, andando vicinissimo ad un golazo.
Williamson 6: nervoso e disattento nella prima mezz’ora, rimedia con un secondo tempo più ordinato.
Cerpelletti 6,5: colora la partita coi suoi inserimenti e le sue letture. Sempre puntuale nel trovare spazi da aggredire, il 10 domina scannerizzando il campo e scegliendo sempre la giocata giusta. Dal 75′ Mancuso S.V.
La Torre 6,5: accompagna volentieri la proposta offensiva, e spesso arriva anche ad incidere nell’ultimo terzo di campo. Partita di ottima gestione, in entrambe le fasi.
Zarate 7: una girata con il corpo totalmente spostato, senza equilibrio e non avendo mai la possibilità di guardare direttamente la porta. Eppure, il 7 si inventa un capolavoro e mette il fiocco sui tre punti. Dall’84’ Humanes S.V.
Mosconi 7: una sua folata di talento spazza via l’equilibrio dello 0-0; controllo con la calamita sul pallone, sterzata e rigore procurato e segnato con freddezza. Qualche altro spunto di estro e dinamismo, poi l’uscita dal campo ragionando verso l’impegno di campionato del prossimo weekend. Dal 56′ El Mahboubi 6: ingresso tiepido, con poche possibilità per sprigionare il suo talento.
Iddrissou 7: nel primo tempo arrivano pochi palloni sulla profondità, mentre nella ripresa la retroguardia allenta un po’ la presa e il 9 ne approfitta. Gli servono tre tentativi, ma il bomber nerazzurro butta giù il muro e infila il 3-0. Dal 56′ Kukulis 6: nella staffetta interessante con l’italiano, stavolta è lui ad uscire dalla panchina a risultato acquisito. A onor del vero, i rifornimenti offensivi sono molto vicini allo zero, non facilitando il suo ingresso. Lui però si muove tanto e cerca palloni giocabili, trovando anche qualche spunto interessante.
Gjeci 6: prova ad accendersi, ma con poca continuità e non avendo il guizzo giusto nell’ultima scelta. È pur sempre un 2009, e la sensazione è che servano anche questo tipo di partite per farsi le ossa.
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