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Primavera 2, si riparte nel weekend: le favorite e il power ranking dei due gironi

Il Primavera 2 è ai blocchi di partenza, tra certezze e potenziali sorprese alla caccia della promozione nel massimo campionato.

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Primavera 2, si torna in scena

102 giorni dopo, torna la magia del Campionato Primavera 2: a poco più di tre mesi di distanza dalla Finale Playoff che ha incoronato il Napoli (ultima delle tre neopromosse al massimo torneo giovanile), molte squadre potranno alimentare nuovamente le proprie ambizioni da scalata. Tra nobili abituate ai piani alti e qualche sorpresa che potrebbe sedersi al tavolo delle grandi, ecco chi potrebbe percorrere l’ultimo piano di scale verso il paradiso.

Girone A, l’eredità di Fabregas e una nobile decaduta

Il contesto ormai lo conosciamo a memoria: il Primavera 2 è, se vogliamo, ancor più imprevedibile del suo cugino più borghese. Un torneo che si nutre di imprevisti, di cadute impronosticabili e di sorprese che arricchiscono una competizione viva e frizzante. Scopriamo ora le favorite per la scalata verso il Primavera 1 nel Girone A.

Como

Impossibile non citare i lariani. Una promozione soltanto sfiorata nella scorsa annata, tenuta per le mani ma sfumata come un castello di sabbia all’ultima folata di vento. Un beffardo secondo posto in regular season, a pari merito con il Parma, poi l’uscita di scena in semifinale playoff contro il Napoli. Da inserire nell’equazione anche una crescita senza soluzione di continuità: i lombardi hanno alzato i giri del proprio motore, guadagnando gradualmente status e posizioni nel “power ranking” del campionato. Noni nella stagione 21/22settimi nel 22/23, infine a tanto così dai playoff (sesti) nell’annata 23/24. Fino ad arrivare ad una promozione che gli è scivolata tra le mani per questione di dettagli. Insomma, il gruppo A è avvisato: tutti dovranno fare i conti con un Como che sarà famelico.

Sampdoria

Da una realtà giovane e fresca ad un gigante d’argilla che ha dimenticato come si respira a certe altezze. La caduta lenta ma inesorabile dei blucerchiati ha risucchiato nel proprio vortice negativo anche la Primavera: così, dopo più di 15 anni di permanenza ai piani alti, è arrivata una storica retrocessione in Primavera 2. I liguri dovranno ripartire dunque dalla consapevolezza di quanto sia necessaria una risalita rapida verso le acque più calme. Un compito non facile, in mano ad un gruppo nuovo sgomberato quasi del tutto da personalità ingombranti appartenenti ad altre annate. Dovranno emergere nuovi leader, tra i quali ci sarà Papasergio (leader difensivo della scorsa stagione), il mediano Ivkovic e il fantasista Thiago (che alla seconda stagione in U20 è chiamato alla definitiva consacrazione).

Entella

Da cinque stagioni, la squadra di Chiavari cerca l’assalto al Primavera 1. Lo scorso anno, la frenata è arrivata soltanto in Finale Playoff contro il Napoli, dopo una cavalcata quasi commovente in campionato e due passaggi del turno ai rigori e all’insegna della sofferenza in “post season”. Un quarto posto e due terze posizioni nelle ultime cinque stagioni: segnali onesti sulla condizione di salute dei biancoazzurri, che saranno nuovamente una mina vagante da tenere d’occhio nel Gruppo A.

Vicenza 

49 punti collezionati nella scorsa annata e un’eliminazione al primo turno dei playoff contro l’Ascoli. Il bilancio recente dei veneti ci spinge a pensare che non si possa trattare di un caso isolato, ma di un tentativo da parte dei biancorossi di dare una spallata ai rapporti di forza del campionato. Il 25/26 dunque, potrebbe essere l’anno della sliding door, magari puntando ad un ruolo da assoluti protagonisti dopo la fine della stagione regolare.

Girone B, una realtà ferita e la… rivolta della classe media

C’è il traffico dell’ora di punta lì in alto: tante realtà racchiuse in pochi punti, distanziate soltanto da qualche virgola. Ma se il diavolo è nei dettagli, allora è proprio lì che dovranno lavorare molte squadre che da tempo cercano un risultato storico per sovvertire le aspettative.

Empoli

Si parte con la grande delusa della stagione 24/25; a completare un annus horribilis arricchito anche dalla retrocessione della prima squadra, ci pensa l’Under 20. La caduta nel purgatorio del Primavera 2 è frutto del K.O. subìto ai playout contro il Bologna. Dopo 7 stagioni1 storico Campionato messo in bacheca, i toscani ritrovano le atmosfere del secondo campionato giovanile. Leccarsi le ferite e ripartire: questo dovrà essere il diktat. Confermato Filippeschi al comando, il timone dovrà raddrizzarsi verso quelle acque dalle quali gli azzurri sono usciti solo qualche mese fa.

Pisa

Ci spostiamo soltanto di 55 chilometri per approdare in una delle piazze più calde del campionato. Una repubblica marinara alla ricerca del suo spazio nello scacchiere del campionato, dove vuole recitare un ruolo apicale. Sfumati i playoff lo scorso anno per questione di inerzie (2 punti dal quinto posto del Pescara), il Pisa vorrà sfruttare l’entusiasmo dato dall’arrivo in Serie A della prima squadra. L’ultima apparizione in “post season” risale alla stagione 23/24, con un primo turno sfortunato e un’uscita ai rigori contro il Venezia. A proposito di motivazioni…

Ascoli

Affondati soltanto ai rigori nella semifinale playoff contro l’Entella, i marchigiani mettono nuovamente nel mirino una promozione sfumata solo per centimetri. Si tratta inoltre della terza delusione consecutiva, dopo la semifinale persa per 3-1 contro l’Udinese nel 23/24 e la finale contro il Monza nel 22/23 (fatali nuovamente i penalty). Il quarto tentativo sarà dunque quello buono? Lo spera Emiliano Corsi, il nuovo tecnico arrivato lo scorso 13 agosto dalla Spal. Un cambio di guida tecnica che nelle idee dell’Ascoli potrebbe produrre quella sterzata decisiva per la salita ai piani alti.

Ternana

L’obiettivo è riconfermarsi, ma tutto ciò che arriverà in più sarà preziosissimo. Il quarto posto della stagione 24/25 rappresenta il picco massimo nelle ultime 4 annate di Primavera 2, con conseguente uscita al primo turno soltanto ai calci di rigore. Un grande exploit che gli ha permesso di abbandonare i bassifondi della classifica e puntare a qualcosa di importante. Ambizioni che andranno consolidate anche nel 25/26.

Pescara

La massima serie manca dal 21/22, anno di una dolorosa retrocessione da ultimi della classe. Gli abruzzesi cercano continuità dopo qualche stagione sull’altalena, in bilico tra ambizioni forse troppo alte e un rendimento troppo brutto per essere vero. Il quinto posto del 24/25 ha segnato un punto dal quale ripartire, ma i 5 gol presi nella debacle del primo turno di playoff andranno dimenticati in fretta. In sostanza, il “delfino” vuole nuotare verso acque più calme.

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