Como
Como, Roberts: “Dalla prima squadra alle fondamenta, costruiamo un club sostenibile”
Il Como vuole costruire un vivaio sostenibile, integrando Primavera e prima squadra per talenti pronti alla Serie A. Le parole di Roberts.

Como Primavera, club oltre la prima squadra
Il Como non si misura solo dai nomi di mercato o dai risultati della Serie A. Il club lombardo sta investendo in maniera strutturata anche sul settore giovanile, con l’obiettivo di costruire una società solida e sostenibile. “Solitamente si dice di costruire dalle fondamenta fino al tetto. Noi abbiamo fatto il contrario: prima abbiamo costruito il tetto, la prima squadra, e poi siamo passati alle colonne, ai muri e alle fondamenta. Vogliamo che il Como sia sostenibile, con un settore giovanile che fornisca calciatori di prospettiva e qualità per il professionismo”, spiega Osian Roberts, Head of Development, intervistato da cronachedispogliatoio.
Il dirigente sottolinea l’ambizione della proprietà: consolidare la squadra in Serie A e, nel medio periodo, puntare alla qualificazione europea, costruendo un progetto duraturo e integrato.
Il ruolo di Roberts e la visione del club
“Dopo la promozione in Serie A, il mio ruolo si è concentrato sulla costruzione del club alle spalle della prima squadra. Stiamo creando le basi per i prossimi 10-15 anni, sviluppando ogni area: dal recruitment ai progetti extra-campo, come marketing, social media e community. Vogliamo che la città di Como e i suoi cittadini siano orgogliosi della società.”
Un concetto chiave è l’Italian core: preservare memoria ed esperienza interna, integrando persone locali con nuovi talenti provenienti dall’estero. Secondo Roberts, l’equilibrio tra esperienza italiana e professionalità internazionale è fondamentale per costruire un modello sostenibile e replicabile.
Primavera e settore giovanile: un approccio graduale
La strategia del Como parte dal top-down: prima la prima squadra, poi la Primavera e l’U17, seguite da U16, U15 e il resto del settore giovanile. Anche la squadra femminile, attualmente in Serie B, rientra in questo percorso di crescita.
“Non vogliamo strapagare i giovani italiani. Puntiamo a un mix tra eccellenze italiane e talenti stranieri, offrendo ai ragazzi una via rapida verso la prima squadra. Nell’ultima pausa nazionali, gran parte della Primavera si è allenata con Fàbregas per tre giorni interi. Abbiamo lanciato giocatori come Fellipe Jack, Papaccioli e Andréa Le Borgne, mostrando che la distanza tra Primavera e prima squadra è minima”, spiega Roberts.
Tra i talenti già arrivati al Como ci sono Cristiano De Paoli dall’Udinese, Jacopo Simonetta dal Cagliari, André Le Borgne dalla Francia, Manuel Pisano dal Bayern Monaco e Samuele Pisati dal Milan, mentre Lorenzo Bonsignori ha esordito in Coppa Italia contro il Sassuolo.
Allenatori, scouting e strutture
Roberts evidenzia anche il lavoro sugli allenatori e sullo scouting: “Stiamo formando i nostri allenatori, allineando lo stile di gioco di tutte le squadre con quello della prima squadra. Lo scouting giovanile è in continua evoluzione, con figure come Antonio D’Ottavio, ex Milan, che ci aiutano a selezionare i talenti in linea con il nostro progetto.”
Le strutture sono in fase di miglioramento: dal ristorante interno al centro sportivo di Mozzate, passando per palestra e illuminazione dei campi. L’obiettivo è garantire condizioni ottimali per lo sviluppo dei giocatori e un ambiente professionale in ogni dettaglio.
Una cultura condivisa
Roberts racconta anche il percorso personale e il coinvolgimento di figure internazionali come Thierry Henry e Cesc Fàbregas, fondamentali per condividere la stessa visione: “Abbiamo ottenuto una promozione senza strutture, ora sviluppiamo giocatori per la prima squadra, costruendo un percorso chiaro. Lavorare con persone serie e competenti rende tutto più piacevole. Questo è un privilegio raro nel calcio e lo apprezziamo ogni giorno.”
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