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Juventus-Lecce, le pagelle dei giallorossi: Di Pasquale onnipresente, Esteban letale

Tutti i voti nelle pagelle del Lecce dopo la gara contro la Juve, valida per la settima giornata di Primavera 1

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Lecce esultanza

I voti nelle pagelle del Lecce dopo la gara contro la Juve di Primavera 1

Grinta, cuore e voglia. Il Lecce recupera, nei minuti di recupero, due reti di svantaggio e pareggia contro la Juventus nella settima giornata di campionato. Una gara che mette in risalto le lacune difensive del club giallorosso, ma anche la straordinaria tenacia della squadra di Simone Schipa. Che non molla di un centimetro e si regala un pareggio dal sapore di vittoria. I pugliesi, con il 3-3 di Vinovo, salgono a 5 punti in classifica.

Le pagelle del Lecce

Penev 6: prestazione sufficiente del numero 1 dei pugliesi. Che copre bene la porta in più occasioni. Non può nulla sulle reti della Juventus.

Dalla Costa 5.5: soffre la gamba di Djahl e Bamballi nel primo tempo, ha qualche responsabilità anche sul secondo gol bianconero.

Pacia 6.5: pasticcia in difesa, lasciando insieme a Pehlivanov troppi varchi all’attacco juventino. Però, la sua rete dà linfa al Lecce e permette ai suoi di acciuffare il pareggio nel finale.

Pehlivanov 5: disattento in marcatura e in copertura, concede troppi spazi. Alcuni di questi regalano gol e palle gol alla Juventus. (Dal 76′ Longo S.V.)

Kozarac 6: fa il possibile per contenere Elimoghale. Non sfigura, anzi. Combatte, infatti è costretto al cambio per via di uno scontro di gioco con il classe 2009 della formazione di Simone Padoin. (Dal 57′ Rashidi 6.5: mette in difficoltà Contarini, le sue sgasate sono pericolose. Tant’è vero che da una di queste nasce il gol del 3-3).

Gorter 7: nel primo tempo ci prova più volte dalla distanza, non andando troppo lontano dalla porta. Il suo era un segnale che i bianconeri non hanno colto a pieno: alla terza occasione, servito da Di Pasquale, trafigge Nava e regala la rete del 2-1 ai suoi. Essenziale nella manovra offensiva e nel forcing finale che porta i suoi al pareggio conclusivo.

Di Pasquale 7: onnipresente. La pericolosità del Lecce passa sempre da lui. Lavora per la squadra e si rende pericolosissimo in area di rigore: Nava gli nega il gol per ben due volte. Si inserisce sempre con i tempi giusti, mandando in difficoltà la difesa e il centrocampo della Juventus. Uno dei suoi inserimenti lo porta all’assist per Gorter.

Onyemachi 6: rischia il pasticcio in occasione del clamoroso errore di Lopez del primo tempo. Poi, però, si rende pericoloso negli ultimi 30 metri di campo. Da una sua lotta in area di rigore nasce l’assist a Pacia, che vale il secondo gol dei suoi.

Milojevic 6: nel primo tempo, insieme a Gorter, è uno dei pochi che tanta di smuovere le cose. Imbucando in più volte i compagni e tentando anche la conclusione. (Dal 65′ Kodor 6: buon ingresso del classe 2006 che, con la sua fisicità, mette in difficoltà la retroguardia bianconera e crea spazi per i gol dei suoi compagni).

Laerke 6.5: si comporta bene anche nei momenti bui della sua squadra. Nel finale, poi, decide di mettersi in moto: inserimento, tiro-cross, e assist per Esteban.

Esteban 7: ci crede, anche quando le cose in attacco sembrano non andare. Si inserisce, cerca spazi, attacca la profondità. Ha tanta voglia. Quando si gioca così, il gol è solo diretta conseguenza. Infatti arriva, nel momento più importante della gara. La sua rete, frutto di una prestazione di grinta e cuore, vale il 3-3 finale dei suoi. Marcatura da attaccante vero: taglio centrale, a lasciare stordita tutta la difesa della Juventus, e zampata: in una delle poche palle che gli sono capitate tra i piedi in area. Letale.

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