Primavera 1Bologna
L’incisività di Morrone: prende forma il nuovo Bologna tra idee e novità
Una nuova avventura della Primavera del Bologna: l’evoluzione nel gioco importata da mister Stefano Morrone.

Il nuovo Bologna formato Morrone
Il campionato di Primavera 1 è cominciato da appena tre partite e, sfruttando la sosta nazionale, si può già fare una piccolissima analisi su quanto visto finora. Attenzione: prendete queste parole con il beneficio di inventario, in quanto dare una perizia dopo sole tre partite è abbastanza riduttivo. Dirigiamoci nel capoluogo emiliano per saperne di più. Il Bologna ha salutato il proprio traghettatore in estate, Leonardo Colucci, ed è ripartito da Stefano Morrone, già noto nel campionato di Primavera, avendo guidato il Sassuolo in passato e la Ternana la scorsa stagione.
Ai saluti anche l’annata dei 2005 – da regolamento – i quali sono risultati decisivi nel mantenimento della categoria. Fuori volti dal calibro di Menegazzo, il lungodegente Amey, Longoni, Ebone, Battimelli e – dulcis in fundo – Tommaso Ravaglioli, uno dei più longevi. Questi e tanti altri, colmati da neo acquisti che hanno destato qualche perplessità, al momento retratti.
L’inizio di stagione promettente
Il primo trittico di partite di questa Primavera 1 ci ha regalato diverse sorprese, con sole due squadre ancora prive di punti e nessuna a punteggio pieno. A metà classifica stanzia il Bologna con un bilancio perfettamente equo. La sconfitta arrivata nell’ultimo weekend non ha smosso i pareri abbozzati nelle prime due, anzi. Una difesa solida e granitica, aiutata da un Happonen in netta ripresa dopo la scorsa stagione.
Un centrocampo che detta i tempi e non si esime dall’inserirsi senza palla e dal calciare dalla lunga distanza. Un attacco a cui forse va ancora trovata una quadra ben delineata. I risultati sul campo sono allineati con quanto visto, anche se gli episodi hanno sorriso ai rossoblù. Il rigore neutralizzato da Happonen alla prima nello zero a zero di Cesena ha reso ponderabile il giudizio odierno, il quale altrimenti sarebbe stato frutto di una vittoria doppiata dal numero di sconfitte.
Cosa ci stanno dicendo i dettami di Morrone
I dettami tecnico-tattici di mister Morrone ci stanno dando avvisaglie importanti. Il gioco viene davanti al risultato, il quale comunque non va tralasciato. Andiamo per ordine! Nella gara inaugurale contro il Cesena il Bologna ha sopravanzato i romagnoli dal punto di vista fisico, per poi calare nella ripresa – come testimoniato dallo stesso tecnico nel post-partita. Nella seconda, contro il Lecce, è stato un vero e proprio assolo, salvo nella prima parte di primo tempo con le uniche due chance capitate ai salentini.
Il Bologna poi ha preso piede in lungo e in largo, creando una grande mole di occasioni oltre che del bel gioco. Infine, è arrivata la sconfitta a Formello con la Lazio, la quale ha vinto di misura con la rete di Sana Fernandes al 68′ dopo essersi fatto vivo nei paraggi di Happonen in una sola circostanza. Si sono viste trame di gioco interessanti. Anche sotto pressione non si è mai buttato via la palla e questo fa ben sperare per il prosieguo. I felsinei hanno faticato a trovare la trequarti intatta, con Armanini meglio della seconda punta Ferrari, la cui collocazione più adatta per ora parrebbe quella dell’esterno.
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