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L’Ospitaletto vuole stupire, una rosa giovane e legata al territorio
L’Ospitaletto, società neo promossa in Serie C, si sta affacciando al professionismo con la volontà di far crescere i giovani.

Il ritorno in Serie C per l’Ospitaletto e la voglia di stupire con i giovani
Dopo 27 stagioni, l’Ospitaletto torna tra i professionisti. Con un doppio salto inaspettato, gli ‘orange’ conquistano prima la massima serie dilettantistica e poi il professionismo. Un ottimo lavoro del direttore sportivo Paolo Musso. Capace di amalgamare perfettamente l’esperienza di giocatori navigati, necessaria per affrontare queste categorie, e la spensieratezza dei giovani. Quest’ultimi fondamentali in un percorso di crescita di una società che quest’anno conta già una tra le rose più giovani del campionato.
Solo 7 giocatori su 24 hanno più di 23 anni e solo 2 sono over 30. L ’Ospitaletto, sta lavorando moltissimo anche sulla crescita del proprio settore giovanile, con collaborazioni costanti e proficue sul territorio (in primis con le altre realtà professionistiche bresciane. Union Brescia e Lumezzane su tutte, ma anche vagliando le squadre dilettantistiche cittadine) e un vivaio divenuto presto molto ambito tra i ragazzini bresciani.
Asse con l’Union
L’ “Ospi”, già in ottimi rapporti con la FeralpiSalò (da cui prelevò un anno fa 3 giovani di prospettiva come Gualandris, Guarneri e Cantamessa), ha consolidato il proprio legame con la neonata Union Brescia, supportando fin da subito il presidente Giuseppe Pasini in questo nuovo percorso. Una collaborazione che è stata applicata presto sul campo. La neopromossa ha acquisito nuovamente (a titolo definitivo) i centrocampisti del 2004 Mattia Guarneri e Matteo Gualandris, protagonisti lo scorso anno con 34 e 37 presenze nel campionato vinto, ma anche altri.
Il ds Musso avrebbe rivoluto con se anche Simone Cantamessa (2006), ma l’Union Brescia ha ritrovato un giocatore molto cresciuto e non ha voluto privarsene a cuor leggero. Questa collaborazione ha portato però altri frutti. Samuele Sina (2007) e Alessandro Orlandi (2005), entrambi approdati in prestito dal Brescia. Il primo, difensore albanese perno della primavera della Feralpi, si è già distinto con un’ottima prova in Coppa a Lecco. Il secondo, trequartista cresciuto nel Brescia Calcio, è stato tesserato dall’Union e subito girato in prestito dopo un buon campionato in D a Ciliverghe (6 gol).
Una fucina di giovani talenti
L’Ospitaletto ha puntato molto anche su chi conosce già l’ambiente e ha voglia di cimentarsi con la categoria. Dal Desenzano é arrivato il terzino Michele Casali (2005, ex Milan e Torino). Dal Lumezzane, via Cremonese, il 2004 Samuele Regazzetti (che conta già due campionati di C alle spalle).
Dal Mantova il portiere ex Brescia Luca Sonzogni (2004, alla prima stagione da titolare tra i pro). E dal Breno il mediano Alessandro Contessi (2005), anche lui prodotto del vivaio del Brescia, che lo aveva liberato a zero solo un anno fa. Spazio poi ad altri giovani all’esordio in categoria come Pavanello dal Pisa, Torri dall’Empoli, Nagrudnyi dalla Cremonese, Pollio dall’Atalanta e Ievoli dalla Fiorentina.
Rinforzi dal vivaio
Come dicevamo prima, l’Ospitaletto ha puntato molto sul proprio settore giovanile, ‘sfruttando’ in tal senso la sparizione del Brescia Calcio per mettere le mani su alcuni giovani interessanti dei biancazzurri. Come Leonardo Gaffurini, talentuoso centrocampista classe 2008, ma anche il terzino destro Alessandro Pezzi e il centrale difensivo Tommaso Stegarescu (anche loro classe ‘08).
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