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Mancini: “Pafundi che non gioca in Serie A è un mistero del calcio. I giovani devono poter sbagliare”

Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, si è espresso sul poco spazio trovato da Simone Pafundi in Serie A e sul tema legato ai giovani in generale.

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Roberto Mancini

Mancini: i giovani e il “mistero” Pafundi

Nel corso di una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’ex commissario tecnico azzurro Roberto Mancini ha toccato molti temi. Oltre all’argomento principe, ovvero la situazione della Nazionale italiana, e alle voci sul suo futuro, l’allenatore ha rilasciato anche alcune dichiarazioni sui giovani.

In particolare, Mancini si è soffermato sulla situazione di Simone Pafundi, giocatore dell’Udinese che proprio l’ex CT chiamò per la prima volta con la Nazionale maggiore. Pafundi, classe 2006, viene da una stagione in cui ha trovato pochissimo spazio con il suo club d’appartenenza. Un quadro che lo stesso Mancini fa fatica a spiegare.

Simone Pafundi

Simone Pafundi

Le dichiarazioni dell’ex CT azzurro

“Per me questo è un mistero del calcio, non riesco a capire come possa non giocare in Serie A. E l’ho visto da vicino più volte. Ma ce ne sono anche altri, però se non li metti in campo come fanno a migliorare? Un giovane deve giocare, stare fuori, giocare di nuovo, ma poi arriva il momento della cosa più importante: deve poter sbagliare”.

Proseguendo nell’intervista, Mancini ha fatto i nomi di alcuni giovani che potrebbero emergere nella stagione che verrà: “Scommessa? Avevo detto Fazzini, e finalmente ha giocato un po’ di più. A me piace molto Liberali. E Lucca può diventare un ottimo centravanti”.

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