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De Rossi e l’Ostiamare: “Diventare un modello per Roma e per il calcio italiano”

Premiati in Campidoglio i campioni d’Italia Under 19, De Rossi guarda al futuro tra ristrutturazioni, giovani talenti e ambizioni crescenti.

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Daniele De Rossi (Roma)
Daniele De Rossi (Roma)

Premiati in Campidoglio i campioni d’Italia Under 19 dell’Ostiamare, De Rossi guarda al futuro tra ristrutturazioni, giovani e ambizioni

Una giornata di celebrazione e orgoglio quella vissuta in Campidoglio da Daniele De Rossi e dall’Ostiamare. L’ex capitano della Roma, oggi proprietario del club lidense, è stato premiato insieme ai calciatori dell’Under 19, freschi campioni d’Italia, in una cerimonia che ha messo in risalto il lavoro svolto dalla società in questi mesi. Un progetto che, a detta dello stesso De Rossi, guarda ben oltre i trofei.

Daniele De Rossi (Roma)

Daniele De Rossi (Roma)

Ostiamare, oltre i confini della Serie D: parla De Rossi

Il progetto Ostiamare non si limita alla valorizzazione dei giovani calciatori, ma punta a diventare un punto di riferimento per il calcio romano e nazionale. De Rossi chiarisce subito l’ambizione: “Ogni tanto spunta fuori qualche società che dice: ‘Saremo la terza squadra di Roma’. Penso che Ostia per grandezza e per bacino debba ambire a essere un sostegno per Roma e Lazio e una società che porti qualcosa alla Roma calcistica e all’Italia calcistica, proprio per quanti siamo a Ostia e per quanto viviamo di calcio”.

Il sogno non è quello di sostituire le grandi, ma di affiancarle con un lavoro serio, metodico, e sostenibile. “Quello è l’obiettivo: diventare sempre più seri e professionali. Stiamo facendo grandi cose che sono meno appariscenti di uno scudetto, sia per l’Ostiamare calcistica, sia dal punto di vista dell’educazione, per proseguire un percorso di calcio e studio. Sono iniziate solo da 6 mesi le ristrutturazioni materiali e anche mentali”.

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Giovani e Nazionale: l’Italia deve guardare più in basso

L’ex centrocampista azzurro conosce bene le dinamiche del calcio giovanile e della Nazionale, e proprio per questo invita a una riflessione più profonda sulla selezione dei talenti. “L’Italia è stata e sarà sempre una Nazionale che attingerà molto dai propri giovani. A volte lo si considerano giocatori che non lo sono più, bisognerebbe andare a cercare anche un po’ più in basso come fanno tante altre nazionali”.

Secondo De Rossi, il vivaio dell’Ostiamare può dare il suo contributo, anche per i palcoscenici più importanti: “Tanti sono 2006-2007 che giocano stabilmente in squadre grandissime e nelle proprie nazionali. Noi possiamo solo far questo, abbiamo riconosciuto la bravura dei nostri calciatori e verranno premiati portandoli in prima squadra in ritiro e usufruendo delle loro prestazioni durante l’anno”.

Daniele De Rossi

Daniele De Rossi (Roma)

Un modello che parte dalla base

Il messaggio è chiaro: costruire non solo calciatori, ma persone. L’Ostiamare vuole essere un laboratorio di crescita sportiva e personale, un esempio virtuoso all’interno del sistema calcio. In sei mesi, De Rossi ha già impostato un cambiamento profondo, destinato a lasciare il segno. Il titolo nazionale dell’Under 19 è solo il primo passo.

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