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“La qualità non ha età”: la lezione di Corvino che il calcio italiano dovrebbe imparare
Frase semplice, significato profondo. L’arrivo di Camarda al Lecce è una mossa che dice molto su come andrebbe ripensato il calcio italiano.

La lezione di Pantaleo Corvino, uomo mercato del Lecce, da appendere in tutte le società di calcio in Italia e non solo
“Per me la qualità non ha età”. Sono bastate sei parole a Pantaleo Corvino per raccontare la sua filosofia calcistica, rispondendo a una domanda su Francesco Camarda, il baby fenomeno classe 2008 del Milan in procinto di trasferirsi in prestito al Lecce. Una frase semplice, quasi scontata nella sua forma, ma potentissima nel contenuto. Perché racchiude l’essenza di un direttore sportivo che ha fatto della capacità di scovare talenti precoci il suo marchio di fabbrica.

Pantaleo Corvino
Camarda, il nuovo colpo in prospettiva
Camarda è uno dei prospetti più chiacchierati del panorama giovanile italiano. Attaccante moderno, dotato tecnicamente, intelligente tatticamente e con un senso del gol fuori dal comune per la sua età. Il Lecce, con una trattativa intelligente e lungimirante, ha praticamente chiuso il suo arrivo con la formula del prestito con diritto di opzione e contro-opzione in favore del Milan. Un’operazione che, se anche dovesse fruttare “solo” un milione al club salentino, va letta con una lente più ampia: quella dello sviluppo del talento e della visione.
Corvino, il maestro del talento sottocosto
Non è la prima volta che Pantaleo Corvino stupisce per intuizioni che, con il senno di poi, appaiono geniali. Dalla scoperta di Mirko Vučinić ai tempi del Lecce fino ai colpi più recenti come Baschirotto o Hjulmand, Corvino ha sempre cercato profili giovani, spesso sconosciuti, su cui costruire valore tecnico e finanziario. In un calcio in cui i club italiani faticano sempre più a competere economicamente, la strategia del direttore sportivo pugliese appare come un modello sostenibile e replicabile.

Pantaleo Corvino e Eusebio Di Francesco
Freschezza, qualità, sostenibilità: il vero mantra del futuro
La frase di Corvino dovrebbe essere incisa negli uffici di tanti club italiani, anche dei più blasonati. L’equazione è semplice: i giovani portano entusiasmo, idee nuove e spesso anche sostenibilità economica. La paura di lanciare un diciassettenne, di rischiare qualcosa per avere molto, è un freno che spesso si autoimpongono le grandi società, che si rifugiano nell’usato sicuro. Ma è proprio rompendo questa gabbia mentale che si può costruire un futuro solido.
Il vero segreto di Corvino non è solo la competenza tecnica o l’occhio allenato: è il coraggio. Il coraggio di credere prima degli altri, di investire tempo e fiducia su profili che molti altri ignorano per superficialità o mancanza di visione. In un calcio che ha sempre più bisogno di idee prima che di milioni, questa capacità diventa oro puro.
L’affare Camarda, più che una scommessa, è un segnale. Un segnale che il Lecce e Corvino lanciano al sistema: si può fare calcio di qualità anche senza budget stellari, se si ha il coraggio di guardare avanti. E in fondo, ha ragione lui: la qualità non ha età. Basta solo saperla riconoscere.
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