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“Comotto? Avevo sbagliato valutazione”: il retroscena del suo arrivo a Spezia
D’Angelo racconta l’arrivo di Comotto e Vlahovic: due giovani di qualità su cui lo Spezia punta forte per il futuro della Serie B.

L’intervista a D’Angelo su Comotto e Vlahovic
L’ultima sessione di mercato ha portato allo Spezia due giovani promesse provenienti dalla Serie A: Christian Comotto, prelevato dal Milan, e Vanja Vlahovic, arrivato dall’Atalanta. Due operazioni diverse per tempistiche e modalità, ma entrambe accomunate dalla volontà del club ligure di puntare su profili giovani e di prospettiva. A raccontare i retroscena dei loro arrivi è stato Luca D’Angelo, allenatore dello Spezia, in una lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio.
Christian Comotto, una sorpresa inaspettata
Il primo ad approdare in Liguria è stato Christian Comotto, giunto dallo staff giovanile del Milan con un anno di anticipo rispetto all’arrivo, in passato, di un altro giovane come Pio. Inizialmente, però, il suo acquisto non aveva convinto tutti, compreso lo stesso tecnico spezzino. “Il primo è arrivato allo Spezia con un anno in meno rispetto a quando arrivò Pio. Vi dico la verità: è stato molto bravo il nostro direttore sportivo, Stefano Melissano. Perché io lo conoscevo marginalmente e, non ho nessun tipo di problema a dirlo, ero perplesso su questa scelta e non lo ritenevo pronto fisicamente per il campionato di Serie B”.
I dubbi sono però rapidamente svaniti, già dopo i primi giorni di allenamento. Comotto ha dimostrato di avere la personalità e la fisicità per reggere l’impatto con il calcio dei grandi. “Avevo palesemente sbagliato valutazione: al secondo allenamento andava a contrasto con giocatori enormi come Wiśniewski, Cassata o Esposito. Quindi che dire… avevo sbagliato valutazione e Melissano ha fatto un buonissimo colpo”. Un profilo che dovrà ancora crescere molto, ma che ha già mostrato una mentalità da professionista e una grande voglia di migliorarsi. “Deve lavorare tanto ma ciò che non gli mancherà mai qui è il tempo. Ha attitudine al lavoro e al miglioramento”.
Vanja Vlahovic, un colpo studiato nei dettagli
Diverso, invece, il percorso che ha portato Vanja Vlahovic in maglia bianca. L’attaccante serbo è stato seguito a lungo dallo Spezia, già nella parte finale della scorsa stagione. L’idea di portarlo in Liguria è maturata insieme a quella di prendere anche Artistico, con l’obiettivo di anticipare l’uscita di Esposito. “Vania lo abbiamo preso in modo più ponderato. Lo avevamo già individuato nella parte finale della scorsa stagione, volevamo sia lui che Artistico, perché sapevamo che avremmo perso Esposito”.
Vlahovic si è presentato come un attaccante dal profilo meno appariscente rispetto ad altri, ma molto efficace nei movimenti e sotto porta. Un giocatore concreto, che fa le cose giuste senza cercare l’effetto speciale. “Vlahovic ha caratteristiche diverse, è meno appariscente ma fa le cose giuste ed essenziali, oltre a muoversi bene e avere senso del gol”. Un infortunio al termine del ritiro ha temporaneamente rallentato il suo inserimento, ma ora il giovane centravanti ha recuperato e si candida a diventare una delle sorprese della stagione. “Si è infortunato a fine ritiro, ma ora ha recuperato”.
Gioventù e programmazione per lo Spezia
Gli arrivi di Comotto e Vlahovic confermano la strategia dello Spezia, che punta con decisione sulla valorizzazione dei giovani e sulla lungimiranza del progetto tecnico. Con un direttore sportivo attento come Stefano Melissano e un allenatore come Luca D’Angelo, pronto a dare tempo e fiducia ai nuovi innesti, il club ligure si propone non solo come piazza di passaggio, ma come reale trampolino di lancio per i talenti del futuro.
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