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Storie di Primavera

In attesa che il campionato Primavera riprenda il proprio prosecuo, tanti giovani sono alle prese con la propria squadra maggiore, alcuni dei quali riuscendo a trovare anche spazio in campo. Ne sa qualcosa la Roma, dove, da qualche giorno, non si parla di altro se non dell'esordio di un ragazzino classe 2002 proveniente dalla provincia di Lecce.

Appena diciotto anni e già una presenza (seppur da subentrato), ed un assist in Europa League per il giovane talentino della compagine giallorossa Tommaso Milanese. Un bottino super ed un’emozione unica che è arrivata a ripagare i duri allenamenti e i tanti sacrifici che lo hanno portato ad arrivare nella capitale Italiana.

Un cammino che ha inizio dal Salento, terra natale del giovane trequartista giallorosso e luogo che lo ha visto tirare i primi calci al pallone. 

La storia di Tommaso parte dalla Corvino Soccer Academy, l’accademia del famigerato scopritore di talenti Pantaleo Corvino, dove, da sotto età, conquista il titolo di Campione Regionale con la squadra dei Giovanissimi Regionali. Un ragazzino bassino, ancora poco sviluppato fisicamente, ma che di talento ne aveva da vendere e che con la sua forza era in grado di fare la differenza, così lo definiscono i suoi ex compagni. Diamante (ex Direttore del Settore Giovanile del Lecce) lo nota e lo consiglia nientemeno che a Fabrizio Miccoli, ed è proprio dalla scuola calcio dell'ex Capitano del Palermo dove spicca il volo ed inizia un cammino sempre più in ascesa: dalla chiamata della Roma ai vari provini con Atalanta ed Inter, per poi essere messo alle porte dal Lecce ed approdare definitivamente nel settore giovanile dei capitolini. 

Il suo arrivo nella capitale combacia con un’esperienza unica: lascia la sua famiglia a soli 14 anni e, anche se non trova spazio in campo con continuità, non si da mai per vinto e continua ad allenarsi con costanza e determinazione. Passa solo qualche mese prima di vedere il vero Milanese in campo; il giocatore infatti, dopo un periodo di ambientamento con i nuovi compagni e con la nuova squadra, riesce a trovare la giusta quadrature e in poco tempo si ritaglia un ruolo da titolare a suon di gol, assist e dribbling ubriacanti,  prima di scalare le varie formazioni ed arrivare nel giro di quattro anni ad esordire con la squadra maggiore.

Tanto studio, tanto calcio e poco cellulare per il giovane trequartista dei giallorossi che ha nel mirino l’obiettivo di diplomarsi (ormai è all’ultimo anno del liceo scientifico sportivo); la patente invece può aspettare, visto soprattutto che l’esame è saltato proprio per via della partita contro il Cluj.

L’idolo è Messi,  il sogno? continuare a giocare nella Roma, sulla scia di un altro baby prodigio come Zaniolo, e, magari, togliersi tante soddisfazioni e raggiungere numerosi traguardi con una club che da piccolo lo ha accolto a braccia aperte e ha permesso ad un giovane e talentuoso trequartista salentino che arriva con la nomea di essere l’ultimo colpo di mercato di un grande ex giocatore e dirigente giallorosso come Bruno Conti di mettersi in rampa di lancio verso un roseo futuro.

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