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Al 95esimo il Milan ha fatto scattare in piedi tutto il Vismara: Sia ha deciso la sfida contro il Psg per tre punti che potrebbero rivelarsi pesanti e decisivi per il passaggio del turno. Un 3 a 2 finale con un mix di emozioni: dalla gioia del doppio vantaggio alla paura di poterla perdere dopo il pari parigino. Ma l'attaccante rossonero ha fatto in modo di far terminare la gara in maniera positiva e allo scadere è stato il Milan a esultare. Sicuramente di strada ancora i rossoneri ne devono fare tanta perché mancano due gare importanti contro Dortmund e Newcastle per avere la certezza di proseguire nel percorso europeo. Negli occhi di tutti c'è ancora la semifinale della scorsa stagione e c'è sicuramente la voglia di replicare quanto fatto vedere nonostante Abate cerchi di gettare acqua sul fuoco: “L'obiettivo primario è passare il girone complicatissimo. Non dobbiamo porci limiti, così i risultati arriveranno” ha detto ai microfoni di MilanNews

Abate

Milan-Psg, Abate: “Soddisfazione doppia”

Una soddisfazione importante quella della vittoria nonostante gli alti e i bassi durante la partita. Ma quelli si sa fanno parte dei giovani, anche se per il tecnico c'è tanta voglia di crescere e migliorare: “Sul 2 a 0 ci siamo specchiati e giocato con sufficienza. Non abbiamo avuto la cattiveria di chiudere la partita e anzi loro hanno fatto un gol a fine primo tempo che potevamo evitare. Vincere così però una doppia soddisfazione. Siamo sulla strada giusta del nostro percorso e la sosta arriva poi nel momento giusto. Sono partite che ti fanno maturare e ti fanno capire cos’è il calcio vero. Abbiamo visto anche oggi che ci sono state varie partite nella partita. Penso che i ragazzi siano stati dentro la partita con mentalità, abbiamo risposto colpo su colpo e abbiamo cercato di vincere fino alla fine. Sono contento dei ragazzi ma non montiamoci la testa”. 

Abate
PH: MARTIN COCCIOLO

Milan e i giovani in prima squadra

Non solo Primavera perché Ignazio Abate si è soffermato anche sull'obiettivo e il lavoro di far crescere i giovani fino a farli arrivare in prima squadra. C'è chi ha esordito come Bartesaghi e chi potrebbe farlo in futuro: Simic, Jimenez, Nsiala. “Il merito è tutto loro perché noi siamo qui per indirizzarli e fargli capire la strada ma poi tocca a loro. Devono dimostrare di avere il fuoco dentro, oltre a qualità e mentalità per emergere. Io sono orgoglioso di loro ma non mi sento di prendermi il merito”. 

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