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Storie di Primavera

Bigica - MARTINA CUTRONA
Bigica - MARTINA CUTRONA

“Un buon allenatore farà vedere ai suoi giocatori quello che possono essere piuttosto che quello che sono”. E' forse questo uno dei migliori pregi che può avere un allenatore nel mondo del calcio. Infatti alcune volte si può pensare che un commissario tecnico si debba valutare solo ed esclusivamente in base ai risultati o ai trofei ottenuti. Non tutti però capiscono l'importanza di un mister in grado di cogliere il potenziale dei propri calciatori ed esaltarlo al meglio. 

Per chi non lo conoscesse, questa è una delle migliori abilità di Emiliano Bigica, il nuovo allenatore della prima squadra del Sassuolo dopo l'esonero di Dionisi avvenuto dopo la sconfitta con l'Empoli per 3-2. Per Bigica dunque grande fiducia da parte della società, che decide di promuoverlo ed affidargli una grande responsabilità, ovvero quella di allenare una delle realtà più belle della Serie A che attualmente sta affrontando un periodo molto difficile in campionato.

Allora scopriamo insieme chi è e qual è la storia di Emiliano Bigica, il nuovo allenatore del Sassuolo.

Bigica Sassuolo

L'inizio da calciatore

Emiliano Francesco Bigica nasce a Bari, il 4 settembre 1973. Che il calcio fosse la sua strada lo capisce fin da subito, così come lo ha capito la squadra di calcio della sua città. La sua carriera inizia infatti nel Bari, che lo chiama nel suo settore giovanile. Nel 1991 però la società preferisce fargli fare un'esperienza fuori da casa sua, facendogli trascorrere due stagioni nella vecchia Serie C1 con la maglia dell'Empoli e del Potenza

Successivamente ritorna dai biancorossi, con cui conquista il passaggio in Serie A e gioca ancora per un altro anno, prima di trasferirsi alla Fiorentina. Le quattro stagioni passate a Firenze sono le più vincenti della sua storia: a Firenze infatti Bigica conquisterà una Coppa Italia e successivamente una Supercoppa Italiana. Dopodiché, ha continuato il suo percorso da calciatore con altre squadre, come ad esempio Napoli, Potenza, Mantova, Nocerina. Appende gli scarpini al chiodo nella stagione 2006-2007, con la maglia del Novara.

La carriera da allenatore

Proprio a Novara, dove ha deciso di lasciare il calcio giocato, Bigica capisce di voler intraprendere un'altra avventura, quella da allenatore. Dopo due stagioni nella squadra giovanile piemontese, inizia la sua gavetta nelle serie inferiori, dove gestisce la panchina di Vigevano in Serie D, Verbania e Sporting Bellinzago in eccellenza. Proprio da queste esperienze, arrivano le chiamate da parte di alcuni club di Serie A, tra cui quella dell'Empoli. Con la squadra toscana Bigica fa molto bene, raggiungendo le finali del campionato giovanile contro la Roma.

Questa ottima stagione permette al tecnico di passare ad allenare la Nazionale italiana Under 17. L'esperienza in azzurro rappresenta solo una piccola parentesi nella carriera del tecnico, che poi passerà alla Fiorentina per ben 3 stagioni. Con i viola svolge un gran lavoro con i giovani ed ottiene risultati molto importanti, frutto del suo lavoro con la squadra, come la finale del Torneo di Viareggio e la vittoria della Coppa Italia Primavera. Dopo questa esperienza toscana, arriva la firma con il Sassuolo.

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Sassuolo Primavera

Modulo e curiosità

Emiliano Bigica è un allenatore molto duttile, che ha dimostrato nel corso della carriera di essere molto attento nei confronti dei giovani e di saper spronare i loro talenti, così da esaltarne a pieno il loro talento. Forse non tutti lo sanno, ma l'attuale tecnico del Sassuolo è stato uno dei primi a lanciare l'attaccante serbo Dusan Vlahovic e a esaltarne le qualità. 

Per quanto riguarda invece la sua idea di gioco, Bigica utilizza spesso il 4-3-2-1 con il rombo a centrocampo, modulo che ha impostato anche con il Sassuolo Primavera. Il suo concetto di calcio non è rinunciativo, bensì tende ad essere molto offensivo e propositivo, seppur peccando in qualche occasione in fase difensiva. Chissà se in vista del suo nuovo incarico deciderà di cambiare qualcosa o soprattutto qualcuno degli interpreti tra i titolari. 

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