x

x

Mentre Jude Bellingham continua ad incantare con la maglia del Real Madrid, trascinando i blancos a suon di gol e di giocate da stropicciarsi gli occhi, il suo cognome torna d'attualità in casa Juventus. Non è ormai un mistero che in passato la società bianconera sia stata molto vicina al campione inglese, che visitò anche le strutture del club nella primavera del 2020, salvo poi scegliere di intraprendere un altro percorso. Stavolta a interessare alla Vecchia Signora non è però il talento del Real, bensì Jobe Bellingham, il fratello minore. 

Da Jude a Jobe: la Juventus ci riprova

La voce, riportata sull'edizione online di Tuttosport, proviene dall'Inghilterra: la Juventus sta seguendo con interesse il giovane Jobe, classe 2005, il forza al Sunderland. Come il fratello maggiore, il secondogenito della famiglia Bellingham è cresciuto nel settore giovanile del Birmingham, trasferendosi nell'estate di quest'anno ai biancorossi del Sunderland, nella seconda serie inglese. Nonostante abbia da poco compiuto diciotto anni, Jobe Bellingham ha saputo immediatamente imporsi nella nuova squadra, conquistando un posto da titolare: finora, nel corso di questa stagione, ha collezionato 18 presenze in Championship, con un bottino di 3 gol realizzati. Destro di piede e dotato di un fisico importante come il fratello più grande - è alto 188 centimetri -, Jobe gioca prevalentemente come trequartista, ricoprendo una posizione che gli permette di vedere la porta o di innescare le punte. La Juventus da anni è molto attenta sul mercato dei giovani, tanto che proprio ieri ha presentato una prima offerta per un'altra promessa del calcio europeo come il montenegrino Adzic. In tal senso, Jobe Bellingham può rappresentare un'opportunità per i bianconeri, che continuano a osservare la situazione con grande interesse.

Juventus - Centro Sportivo Continassa

Bellingham rimpianto Juve? Il retroscena sulla stella del Real Madrid

Per chi si fosse perso le dinamiche che avrebbero potuto vedere Jude Bellingham vestire la maglia della Juventus, giungiamo in soccorso a rinfrescare la memoria. Lo ha ricordato pochi giorni fa Matteo Tognozzi, ex capo scouting del club bianconero e oggi direttore sportivo del Granada. Nel 2019, lo stesso Tognozzi aveva preso contatti con la famiglia Bellingham e con il giocatore, che ai tempi militava nel Birmingham. I dialoghi intrapresi proseguirono bene, tanto che l'anno successivo ci fu una visita a Vinovo e alla Continassa: la proposta della Juventus era buona a livello economico e prevedeva un percorso di crescita che sarebbe necessariamente passato dalla Next Gen. Ci fu però l'insrimento del Borussia Dortmund, che sborsò una cifra importantissima - 30 milioni - per prelevarlo dal Birmingham e lo inserì subito in prima squadra. Con buona pace della Juventus, che non poté far altro che mollare la presa. E magari riprovarci, oggi, con il fratello minore Jobe. 

Primavera 1, la classifica marcatori del campionato
Burnete, futuro lontano da Lecce? Sirene dalla B per il classe 2004