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Camarda  -MARTIN COCCIOLO
Camarda -MARTIN COCCIOLO

Il panorama è quello di Milan-Fiorentina, partita importante e con vista sull'Europa che conta; eppure, restringendo un po' il campo, si può scorgere qualcosa che sa di storico. La notte di San Siro infatti, si arricchisce di un evento che si ritaglia una pagina consistente nella storia del calcio Italiano: Francesco Camarda, attaccante del Milan Primavera e classe 2008 sta per calpestare il prato della “scala del calcio” per la prima volta nella sua giovanissima carriera. A soli 15 anni e 259 giorni, il diamante grezzo di casa rossonera diventa il più giovane debuttante nella storia della Serie A e si inserisce in quel grande libro di ricordi che lega come un filo ininterrotto il presente, il passato e il futuro del nostro movimento. 

Camarda
Francesco Camarda Milan - MARTIN COCCIOLO

Un passaggio di testimone pesante

Paolo Maldini, solo nominarlo basterebbe per quantificare la grandezza dell'evento andato in scena stasera: Francesco Camarda infatti ha appena frantumato il record di precocità che resisteva in casa Milan dal 1985, da quando la leggenda rossonera veniva lanciata da Nils Liedholm nel secondo tempo di un Udinese-Milan, all'età di 16 anni e 6 mesi. L'obiezione (forse superficiale o forse solamente maliziosa) che si potrebbe muovere verso la convocazione e l'esordio di Camarda in prima squadra potrebbe riguardare la lunga lista di assenze nel reparto offensivo del Milan. Eppure, proprio riavvolgendo il nastro a quel lontano 1985, lo stesso Maldini venne buttato nella mischia a causa dell'infortunio di Tassotti e alla limitata lista di alternative in quel ruolo. 

Insomma, anche nel calcio sembra esistere una variabile che in questo caso accomuna due predestinati e gli spiana la strada verso il futuro: il destino, che ha mosso i fili rendendoci testimoni di un passaggio di consegne epocale. 

Un record assoluto che sa di monito per il futuro

Era il 12 maggio 2021 quando Wisdom Amey, a 15 anni e 274 giorni, diventava il più giovane esordiente nella storia della Serie A. Da quell'evento spartiacque sembrano passate intere ere geologiche: sulla panchina di quel Bologna sedeva il compianto Sinisa Mihajlovic (che in quanto ad esordi pesanti non è secondo a nessuno, citofonare casa Donnarumma) e la Serie A non viveva un periodo esaltante per quanto riguardava la crescita dei propri settori giovanili. Ebbene, giunti al 25 novembre 2023 ci ritroviamo ad aggiornare gli annali con un nuovo record, quello appena siglato da Francesco Camarda, ma quel cambio netto di rotta è ancora lontano dal compiersi. I club non riescono ancora ad investire con la giusta visione e il coraggio necessario sui propri talenti.

Questi record, se non supportati da progetti di crescita, rischiano di rimanere delle eccezioni, perdendosi nel tempo come un granello di sabbia in un deserto. La speranza però, è che questo sia il punto di svolta per concretizzare un cambiamento profondo nel nostro sistema, che ci permetta di gioire sempre più spesso per eventi del genere.

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