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Di 2005 blucerchiato in 2005 blucerchiato

Simone Leonardi non si può considerare più una novità della Primavera della Sampdoria: lanciato da Felice Tufano lo scorso 16 ottobre non si è più tolto la casacca numero 30 della U19 da allora. Non male per uno che i 17 anni li compirà solamente a luglio, in un vivaio come quello doriano che strizza l'occhio ai classe 2005. Lo stesso Tufano aveva proposto Filippo Manè da titolare nei primi sei mesi dell'anno, prima che il difensore si trasferisse nella sessione invernale di calciomercato al Borussia Dortmund, dandogli la possibilità di rendersi protagonista nel vivaio dei gialloneri. Ma la Samp non è rimasta e non rimane a guardare, anche grazie al lavoro del tecnico della U17 Erminio Russo e del responsabile dell'Academy blucerchiata Stefano Ghisleni. Leonardi ha lasciato la sua città natale, Catania, per approdare alla Sampdoria e seguire le orme di Daniele Montevago, compagno di squadra e di reparto classe 2003 che ha lasciato la sua Sicilia in direzione Genova. I due rappresentano il presente e il futuro della Primavera, con un cambio di testimone prevedibile dalla prossima stagione in poi.

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Attaccante sì, centravanti non ancora

Che Simone Leonardi sia un attaccante ormai è chiaro a tanti, ma che possa avere l'evoluzione classica da prima punta è tutto da scoprire. Alla seconda presenza in Primavera ha timbrato subito nella vittoria per 5-3 contro il Cagliari con un gol in girata volante, ripetendosi poi contro Napoli e Atalanta per due gare di fila. Opportunismo e feeling con la porta che fanno di lui uno dei migliori giocatori del campionato Primavera 1 per numero di minuti giocati e gol segnati tra i giocatori con almeno 10 presenze. 182 cm e una buona mobilità dentro e fuori i sedici metri, conditi da un buon tiro in porta e attacco dello spazio. Ma Leonardi preferisce agire ancora a fianco ad un cannoniere dichiarato (Di Stefano e Montevago sono due esempi), mentre non disdegna partire dalla destra in un pacchetto offensivo a tre per poi incidere verso il centro del campo. Per ora conta solo tre presenze con i pari età (collezionate durante la sosta causa Covid del Primavera 1), dove ha totalizzato 2 gol e un assist nelle vittorie della U17 blucerchiata contro Spezia e Alessandria e nel pareggio contro il Parma. Numeri non indifferenti per un" numero 9" in divenire.

I difetti

Ne ha tracciato un quadro completo qualche mese fa lo stesso responsabile dell'Academy della Samp Stefano Ghisleni, che non ha perso occasione per toccare i pochi tasti dolenti di Leonardi: “È un attaccante che può ricoprire tutti i ruoli offensivi ma deve diventare più incisivo migliorando colpo di testa e collaborazione con i compagni”. Le doti atletiche e la tecnica individuali non sono messe in discussione, ma l'abilità nel gioco aereo rappresenta il fondamentale da aggiungere al repertorio. E, guardando la carta di identità, verrebbe da dire “meno male”. Intanto il finale di stagione lo vede in azione nella lotta play-off in Primavera 1 con vista rosea sulle convocazioni future con le nazionali giovanili azzurre. Sono già 4 le presenze con l'Italia U17, una selezione giovanile che metterà in vetrina diversi prospetti nel campionato U19 di qui in avanti.

 

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