Traore si presenta: "Grazie Milan, penso al Palermo. Vogliamo la A"
Le parole del neo acquisto in conferenza
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Chaka Traore ha iniziato la sua nuova avventura in Serie B con la maglia del Palermo. Negli ultimi mesi il classe 2004 ha avuto la possibilità di giocare con la prima squadra del Milan dove ha trovato due gol: il primo tra i pro in Coppa Italia e poi, qualche giorno più tardi, è arrivata anche la gioia in Serie A contro l'Empoli al Castellani. L'esterno, cresciuto calcisticamente nel Parma, si è trasferito in rossonero per giocare con la Primavera e coltivare il sogno di diventare un calciatore. Nell'ultima giornata di mercato ha deciso di scendere di categoria ma in un club con ambizioni importanti che ruota attorno alla galassia City. Il club ha deciso di presentarlo alla stampa e Traore si è raccontato.
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Traore, la nuova avventura al Palermo
Chaka Traoré ha spiegato la scelta di accettare il Palermo: “Quando ho sentito dell'ipotesi ero contento e orgoglioso. Questo è un club fantastico, ero emozionatissimo all’idea di venire qui, e voglio aiutare la squadra a ottenere gli obiettivi, come la promozione in Serie A. Obiettivi personali? Sono un attaccante, vorrei fare gol ma prima viene sempre l’obiettivo di squadra”. Sul numero: “Ho scelto il 70 perché mi ha portato bene al Milan”.
Il Milan e Pioli: le parole di Traore
Un passo indietro e l'esperienza al Milan: “Ho imparato a conoscere il mondo calcistico e inoltre nel club ti insegnano anche a essere un uomo, una brava persona in ogni ambito. Io ho lavorato anche fuori dal campo, anche grazie a delle persone che mi hanno accolto come un figlio. Pioli? Posso solo ringraziarlo, ha fatto tantissimo per me. Quando ha sentito che c’era il Palermo mi ha detto di dare il massimo e mi ha fatto tanti complimenti”. Sugli idoli: “Mi sono sempre piaciuti quei giocatori come Ronaldinho, con quelle caratteristiche”.
Traore e il futuro
In chiusura Chaka Traoré ha parlato del futuro: “Io vivo il presente, vediamo cosa ne uscirà fuori. Come detto prima sono qua per aiutare. Poi cosa succederà dopo in questo momento non mi interessa: io voglio solo lavorare sul campo”.