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Storie di Primavera

Sette anni dopo l'ultima volta, mercoledì sul prato del Vismara il Milan Primavera ha strappato il pass per gli ottavi di finale di Youth League. Cammino Europeo pieno di soddisfazioni per i ragazzi di mister Abate che in sei partite hanno messo a referto quattro vittorie e due pareggi classificandosi quindi in testa al girone E. Parzialmente diversa la situazione in campionato dove il Diavolo sta arrancando con la zona playoff distante cinque punti.

Diktat societario

Dopo due anni dove a farla da padrone sono stati caos e disordine, quest'estate il Milan decide di promuovere come nuovo tecnico dell'U19 Ignazio Abate in forza fino alla scorsa stagione in U16. Il classe 1986, chiamato alla discontinuità rispetto al passato, decide  di sposare la filosofia adottata da Stefano Pioli in prima squadra: dare fiducia ai giovani. Infatti, sin dalle prime partite, il tecnico Casertano ha cercato di non schierare fuori quota(con l'eccezione di capitan Coubis), molti 2004 ma anche un numero elevato di giocatori di un anno o addirittura due sotto età: basta pensare a Paloschi e Bakoune rispettivamente classe 2005 e 2006, tra i difensori più utilizzati in queste prime partite. Una scelta drastica quella compiuta da Abate il quale, non ha come obiettivo primario quello della vittoria di trofei, bensì di permettere ai ragazzi di compiere un percorso di crescita tale da arrivare il prima possibile ad esordire in prima squadra o quantomeno tra i professionisti. 

Alti e bassi

Come detto prima, una competizione dove il Milan ha per ora mostrato molte difficoltà è il campionato dove in undici partite ha totalizzato dieci punti frutto di quattro vittorie e sei sconfitte. Le prestazioni altalenanti sono frutto della poca esperienza di molti giovani all'esordio in Primavera 1 con Abate che nelle che quest'anno ha gettato nella mischia ben 13 esordienti (il più giovane Scotti che il prossimo 11 novembre compierà 16 anni). La partita da cui il Diavolo ha potuto trarre molti insegnamenti per il futuro è la sconfiitta in casa contro la Roma in una partita dove i rossoneri non hanno demeritato piegandosi però di fronte allo strapotere della squadra di mister Guidi. Al contrario, in Youth League il Milan è riuscito ad esprimere le proprie potenzialità giocando alla pari contro i vice campioni d'Europa del Salisburgo e contro anche società blasonate come Chelsea e Dinamo Zagabria.

Retroguardia vulnerabile

Dopo un periodo di apprendistato, l'estremo difensore titolare sembra essere Lapo Nava con il classe 2004 che sembra aver scavalcato nelle gerarchie Pseftis. Da un punto di vista tecnico, Nava è un portiere esplosivo bravo tra i pali: il 18enne si è reso protagonista di buone prestazioni tenendo spesso a galla i suoi con parate importanti(basta pensare il penalty neutralizzato a Jurgens del Torino). Per quanto riguarda la retroguardia, a prevalere è l'incertezza: con 18 reti subite il Diavolo è una delle peggior difese del campionato dietro Atalanta e Cesena. Capitan Coubis per esempio in queste prime uscite ha alternato grandi prestazioni(come quella contro il Salisburgo) ad altre meno brillanti. L'unico difensore a dare maggiori sicurezze è Simic, autore anche di una rete nel pareggio maturato contro il Chelsea.

Goal e fantasia

Il reparto che merita maggiore attenzione è quello offensivo: la bravura di Abate fino ad ora è stata quella di riuscire ad amalgamare le diverse caraterristiche degli interpreti avanzati. Uno degli elementi di maggior spicco è Chaka Traorè autore fino ad oggi di cinque reti e tre assist tra tutte le competizioni. Il classe 2004 è stato prelevato nel 2021 dal Parma, squadra con la quale aveva sfiorato la promozione. L'ex Crociato può ricoprire molte posizioni all'interno del reparto offensivo prediligendo quella di attaccante di fascia. Le qualità di spicco del 17enne sono  la velocità ed un' ottima conduzione palla al piede. Il "totem" dell'attacco di Abate è Marko Lazetic: forte dei suoi 192 cm il serbo ha siglato fino ad adesso 3 reti in 2 apparizioni in Youth League. Infine, a farla da padrone sono anche due classe 2005 come Mangiamieli e Longhi che hanno siglato 2 reti a testa. 

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