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Boseggia 6,5: prende cinque gol, fattuale, ma la sua presenza tra i pali è la differenza tra una debacle senza precedenti e una giornata storta per i suoi. Cala due assi su Ivanovic e Malagrida, ma è costretto a raccogliere il pallone dalla porta troppe volte.

El Wafi 5: “una serie di sfortunati eventi”, lui ed Ebengue i protagonisti principali di un film che si trasforma in horror. Sbavatura che spiana la strada allo 0-1 di Montevago, da lì in poi non riesce a dare il solito contributo e perde una quantità inenarrabile di duelli.

Schirone 6: sempre concentrato e disponibile per i compagni, risente di un centrocampo poco presente che spesso lo lascia da solo nella lotta con gli avversari.

Caia 6: firma il gol che addolcisce un pomeriggio amaro e privo di soddisfazioni, ma i palloni che tocca si contano sulle dita di una mano.

Bernardi 5,5: non è continuo, dà impulsi ad intermittenza e fatica a trovare palloni giocabili.

Riahi 5: primo tempo timido e incolore, Sammarco lo boccia già nel tunnel che porta agli spogliatoi per l'intervallo. Dal 45' Patané 6: ci prova, ci riprova, insiste, ma non incide. Pecca nella precisione, ma il suo innesto alza leggermente il livello di pericolosità dei compagni.

Matyjewicz 6: di gran lunga il migliore nel pacchetto arretrato. Azzecca qualche lettura e limita gli errori, ma non può giocare per tre ed è costretto a sprofondare insieme ai compagni.

Ebengué 5: Montevago infesterà i suoi incubi nei prossimi giorni. Duello con il 9 perso senza possibilità di rivincita, il fallo da rigore è la ciliegina su un pomeriggio da archiviare. Dal 77' Nwanege S.V.

D'Agostino 5,5: male nel primo tempo, leggermente meno confuso nella ripresa.

Patricio 5,5: si eclissa con la stessa velocità con cui si era messo in moto. Dopo un primo quarto d'ora promettente, perde quota fino a schiantarsi continuamente sul muro difensivo avversario. Dal 60' Cazzadori 6: ingresso in campo leggermente disordinato, c'è carattere ma manca la concretezza nelle giocate negli ultimi metri di campo.

Cissé 6,5: sfrutta poco le sue qualità nello strappo, ma quando lo fa confeziona la palla dell'1-4. Dal 77' Diao 6,5: ingresso in campo di grande intensità e voglia. Otto minuti sono effettivamente un metro di paragone troppo ristretto, ma la produzione a livello tecnico e di occasioni è maggiore di molti altri suoi compagni che in campo c'erano dall'inizio.

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