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Nazionali Giovanili

Mondiale U20, gli altri “italiani”: da Iker Bravo a Cremaschi, ecco i 10 talenti pronti a lasciare il segno

Dal Lecce all’Udinese, passando per Parma e Cremonese: ecco i giovani stranieri che militano in Italia e giocano il Mondiale U20 in Cile.

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Iker Bravo

Mondiale U20, i talenti che giocano in Italia: ecco i giovani impegnati in Cile

Il Mondiale Under 20 è sempre un palcoscenico speciale: un’occasione unica per i giovani talenti di tutto il mondo di mettersi in mostra, guadagnare visibilità internazionale e, per alcuni, aprire le porte a carriere importanti. Quest’anno, l’Italia sarà protagonista, non solo per le aspettative che gli azzurrini portano sulle spalle vista la finale raggiunta nella scorsa edizione, ma soprattutto perché molti dei protagonisti stranieri di questo torneo militano nei nostri club, offrendo una lente privilegiata sul vivaio italiano e sulla sua capacità di attrarre talenti internazionali. Scopriamo quali sono i nomi più attesi tra i calciatori che militano in Italia.

Gruppo C: il Cile, il Marocco e la Spagna in vetrina

Il Gruppo C propone sfide interessanti e giocatori che rappresentano l’Italia a livello di club, anche se con nazionalità differenti. Dal Cile arriva Matías Pérez, difensore in forza al Lecce, pronto a mettere in campo tutta la solidità difensiva che ha imparato nel campionato italiano. La sua capacità di leggere il gioco e di costruire dalle retrovie potrebbe rivelarsi fondamentale per la squadra sudamericana.

Il Marocco porta con sé due volti già noti al pubblico italiano: Naïm Byar e Saad El Haddad, centrocampisti rispettivamente di Foggia e Venezia. Entrambi hanno avuto modo di crescere nel calcio italiano, imparando ad adattarsi a tattiche diverse e a contesti competitivi, qualità che saranno preziose nella fase a gironi. Byar, in particolare, ha mostrato grande capacità di inserimento e visione di gioco, caratteristiche che lo rendono una pedina chiave del centrocampo marocchino.

A chiudere il trio del gruppo c’è Iker Bravo, attaccante spagnolo dell’Udinese. È cresciuto nel prestigioso vivaio del Barcellona, prima di trasferirsi al Bayer Leverkusen, dove è diventato il secondo più giovane debuttante nella storia del club tedesco. Bravo si distingue per la sua accelerazione, il dribbling elegante e la capacità di incidere in situazioni di uno contro uno. La sua esperienza in Italia gli ha permesso di adattarsi a un calcio più tattico e meno prevedibile rispetto alla Liga spagnola, rendendolo un giocatore completo anche a livello internazionale. L’attesa attorno a Bravo è alta: se riuscirà a confermare le aspettative, potrebbe diventare uno dei nomi più chiacchierati del torneo.

Gruppo D: Australia e Cuba, tra sorpresa e talento italiano

Il Gruppo D propone Australia e Cuba, due squadre meno attese ma con giocatori che conoscono il calcio italiano. Gli australiani – battuti dall’Italia all’esordio – portano Louis Agosti, centrocampista dei Dolomiti Bellunesi, una presenza interessante per il suo mix di corsa e qualità tecnica. Una curiosità riguarda la presenza di Sebastian Esposito, capitano dell’Australia, ceduto in estate dal Lecce al Melbourne Victory.

Cuba schiera invece Alessio Raballo, attaccante della Cremonese, e Diego Catasus, difensore del Latina. Raballo è un profilo intrigante: rapido, aggressivo negli inserimenti e con un fiuto per il gol, ha la possibilità di sorprendere avversari più quotati. Catasus, dal canto suo, offre solidità difensiva e capacità di guidare la linea arretrata, caratteristiche preziose in una squadra che potrebbe dover difendere spesso.

Gruppo E: Francia e Stati Uniti tra talento e personalità

Il Gruppo E vede Francia e Stati Uniti come protagonisti principali, entrambi con giocatori in Italia pronti a farsi notare. La Francia può contare su Gady Beyuku, difensore del Modena, e su Andréa Le Borgne, centrocampista del Como. Beyuku è senza dubbio uno dei profili più interessanti del torneo: portato in Italia dalla Triestina, ha rapidamente mostrato la sua qualità, fisico imponente e grande sicurezza negli interventi. La sua capacità di impostare l’azione dalla difesa e di gestire la linea arretrata fa di lui un giocatore pronto per sfide internazionali, e il suo percorso dimostra quanto il calcio italiano stia valorizzando talenti stranieri fin da giovani.

Le Borgne, centrocampista centrale, completa il quadro francese portando qualità nel palleggio e capacità di dettare i ritmi del gioco. La combinazione tra solidità difensiva e creatività a centrocampo potrebbe rendere la Francia una delle squadre più difficili da affrontare nel gruppo E.

Gli Stati Uniti, infine, puntano forte su Benjamin Cremaschi, centrocampista del Parma, che ha già accumulato esperienze straordinarie a livello internazionale, avendo giocato con campioni del calibro di Lionel Messi e Luis Suarez all’Inter Miami. Cremaschi è un giocatore dinamico, capace di intercettare palloni e creare gioco in transizione. La sua capacità di unire fisicità e tecnica lo rende un centrocampista moderno, pronto a dettare i tempi e a supportare attacco e difesa. L’esperienza accumulata nei campionati giovanili italiani, unita a quella internazionale, lo rende uno dei talenti più interessanti da seguire nel torneo.

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