Nazionali Giovanili
Italia U17, il futuro è adesso: talento, cuore e idee in cammino tra le migliori d’Europa
L’Italia U17 vola in semifinale agli Europei. Talento, identità e la guida di Favo: il futuro del calcio italiano è già qui

L’Italia U17 vola in semifinale agli Europei. Talento, identità e guida di Favo: il futuro del calcio italiano è già qui
In un calcio che spesso corre troppo in fretta e si perde nella rincorsa al risultato immediato, c’è una squadra che, passo dopo passo, sta riscrivendo la grammatica della crescita. È l’Italia U17 di Massimiliano Favo. Un gruppo di ragazzi nati tra il 2007 e il 2008, che non hanno ancora compiuto il diciottesimo anno, ma che già dimostrano la maturità, il coraggio e la coesione di chi sa di rappresentare non solo un tricolore, ma un’idea.
Con la brillante vittoria per 4-2 contro l’Inghilterra, i giovani Azzurri hanno conquistato con un turno d’anticipo il pass per le semifinali dell’Europeo di categoria, certificando una superiorità tecnica, tattica e caratteriale che li pone oggi tra le otto migliori selezioni giovanili del continente. L’ultima sfida contro il Belgio deciderà la posizione nel girone, ma poco cambia: l’Italia c’è, ed è un’Italia che convince.

De Paoli esultanza Italia U17
Il nuovo volto di una tradizione vincente
L’impresa compiuta dai ragazzi di Favo ha un peso ancora più specifico se si considera la portata della rivoluzione tecnica che ha investito questa selezione. A distanza di un anno dal trionfo continentale della scorsa estate: la rosa è stata completamente rinnovata. Nuovi volti, nuove energie, ma un’identità che resta salda, come una fiamma che non si spegne. Questo è il vero miracolo silenzioso che si consuma tra le file dell’Under 17: la capacità di rigenerarsi senza perdere efficacia, selezionando e valorizzando i migliori talenti che il nostro Paese (e non solo) ha da offrire.
Tra i convocati, infatti, non mancano i giocatori che si stanno formando nei vivai esteri, tra Inghilterra e Germania, segno di un movimento azzurro che travalica i confini e si fa portatore di qualità in ogni angolo d’Europa. È la conferma di un sistema di scouting che funziona, ma soprattutto della capacità di chi guida questa Nazionale di costruire un percorso, prima ancora che una squadra.
Favo, il custode delle idee
Massimiliano Favo non è semplicemente un selezionatore. È un educatore calcistico, un architetto di spirito e tattica, capace di trasformare un gruppo di talenti in un collettivo armonico. I suoi ragazzi non giocano solo per vincere. Giocano per esprimersi, per comunicare qualcosa che va oltre il campo. Le sue parole riecheggiano come un mantra nelle loro scelte di gioco: ordine, coraggio, sacrificio. E soprattutto, famiglia.
Perché questa Under 17 è prima di tutto un gruppo unito, che sa soffrire, reagire, gioire insieme. Lo si è visto nei momenti difficili delle qualificazioni, lo si è percepito nella compattezza emotiva che ha accompagnato ogni gol segnato, ogni rincorsa a centrocampo. E ora, mentre si aprono le porte delle semifinali, il valore più grande resta questo: la consapevolezza collettiva di essere parte di un percorso, e non solo di un torneo.

Massimiliano Favo
Vittorie e crescita: il binomio che conta
Certo, il sogno di sollevare ancora una volta il trofeo è vivo, pulsante, presente in ogni allenamento, in ogni sguardo. Ma non è tutto. Perché in questi Europei, l’Italia U17 sta già vincendo qualcosa di più prezioso: sta confermando la bontà del progetto tecnico, la solidità di un movimento che sa rinnovarsi, e l’intelligenza di chi sa mettere i giovani al centro, senza bruciarli.
In un calcio che troppo spesso dimentica il valore della formazione, la squadra di Favo rappresenta una promessa mantenuta, una speranza concreta. Il futuro, per una volta, non è una scommessa: è già realtà. E porta il volto sorridente e determinato di ragazzi che giocano come uomini, sognano come bambini e combattono come fratelli.
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