Nazionali Giovanili
Baralla dominante, Luongo mette il sigillo alle semifinali: le pagelle dell’Italia U17
L’Italia U17 sfida l’Inghilterra U17 nella seconda giornata dell’Europeo di categoria. Di seguito le pagelle degli azzurrini

Seconda tappa di avvicinamento alla fase a eliminazione diretta per l’Italia U17, che sfida l’Inghilterra U17 per ribadire gli equilibri del Gruppo B degli Europei di categoria. Partita che per ampi tratti vede gli azzurrini fare delle prove di fuga, con gli inglesi che accorciano. A mettere la freccia per il sorpasso definitivo ci pensano Campaniello e Luongo, che ci proiettano direttamente alle semifinali. Di seguito le pagelle dell’Italia di MondoPrimavera.
Europei U17, le pagelle dell’Italia
Nava: 7: nel primo tempo mette il mantello da Superman e ci porta in salvo. Mostruosi i riflessi su Dowman e Page.
Mambuku 6,5: Dal suo lato non c’è traffico sulla corsia e il 13 si sgancia volentieri dalle retrovie. Ci mette tanta intensità e buone letture nei duelli sulla fascia, che spesso stravince.
Bovio 6,5: Sta ancora cercando il pallone che gli ha nascosto Rodriguez, in occasione dello slalom devastante che ha ispirato il 2-2 avversario. Molto ordinato e presente però nel resto dei 94 minuti.
De Paoli 7: da un estremo all’altro del campo, tutto o niente in 3 minuti. Prima è straordinario a salvare in spaccata a pochi passa dalla linea di porta; poi sale su un corner e si fa trovare pronto per mettere il pallone alle spalle di Porter.
Iddrisa 6: troppo timido nella proposta offensiva e perennemente in apnea nella fase di copertura. Benamar gli toglie ossigeno e riferimenti, scappandogli in occasione dell’1-1 e in altre due o tre dinamiche potenzialmente letali per gli azzurri.
Baralla 7,5: perfetto nel suo essere geometrico, come il cerchio di Giotto. Sostanza e dinamismo nel lavoro sporco, creatività e sguardo sempre proiettato in avanti quando deve avviare la prima costruzione. E spesso dal coltellino svizzero estrae anche qualche soluzione personale, per scuotere la situazione. Nota a margine: nessuno si azzardi a ricordargli che un essere umano avrebbe due polmoni, perché corre come ne avesse il doppio.
Steffanoni 7: impossibile quantificare il lavoro prezioso che svolge sotto traccia. In un modo o nell’altro, certifica la sua presenza in ognuno dei gol degli azzurrini, in particolare ispirando il terzo con il cross che avvia l’azione.
Luongo 7,5: Si dice che quando un giocatore ha qualcosa in più rispetto agli altri, lo senti nell’aria. Nel suo caso, nell’aria si alza un uragano di talento, che si abbatte sull’Inghilterra. Mette il fiocco ai tre punti con l’arcobaleno del 4-2. Dall’88’ Prisco S.V.
Inacio 7: uno dei principali catalizzatori biologici nel gioco degli azzurri. Al primo strappo, diventa immediatamente decisivo procurandosi un penalty che trasforma col ghiaccio nelle vene. Da lì in poi, sciorina calcio. Dall’80’ Pavesi S.V.
Arena 6: non è la sua serata, per il tipo di partita ma anche per qualche sua responsabilità. Livello di intensità e presenza fisica troppo piatto per concedergli spazi in una difesa molto energica, che usa tanto il corpo per farsi sentire. Dal 57′ Elimoghale 6: Destiny stava per diventare l’uomo del… destino. Sulla sua stoccata col mancino, è un fuorigioco di un compagno a strozzargli l’urlo di gioia in gola.
Campaniello 7: l’intervallo funziona come la campana per un pugile, perché ci restituisce un giocatore più vivo e frizzante nella seconda ripresa. Impulsi e ricerca dello spazio, spicca però quell’incornata che indirizza i tre punti. Dall’88’ Zanaga S.V.
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