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Nazionali Giovanili

Italia U21, Baldini non vuole cali di tensione: “Un peccato dover mandare qualcuno in tribuna”

Silvio Baldini carica l’Italia U21 prima della sfida all’Armenia: “Ripartiamo da zero, ma serve la stessa intensità vista con la Svezia”.

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Silvio Baldini
Silvio Baldini

Alla vigilia della quarta sfida del girone di qualificazione agli Europei, il commissario tecnico dell’Italia U21, Silvio Baldini ha parlato in conferenza stampa, trasmettendo entusiasmo e fiducia per la crescita del gruppo. Dopo il netto 4-0 rifilato alla Svezia a Cesena, gli Azzurrini si presentano all’appuntamento contro l’Armenia con tre vittorie su tre e la voglia di continuare a sorprendere. “Benissimo, perché abbiamo un gruppo di ragazzi straordinari”, ha detto Baldini rispondendo a chi gli chiedeva come stesse procedendo la preparazione. “Un gruppo di ragazzi che hanno voglia di stare insieme, hanno voglia di giocare insieme. Per un allenatore è il massimo vedere allenare questi ragazzi, quindi io sono molto fiducioso”.

Il clima sereno e il forte senso di appartenenza sembrano essere le chiavi dell’approccio di Baldini, che ha saputo costruire un collettivo coeso in poco tempo. Gli allenamenti della vigilia hanno confermato un gruppo motivato, dove l’energia non manca e il senso di responsabilità individuale e collettivo cresce giorno dopo giorno. La prestazione contro la Svezia ha lasciato ottime indicazioni, ma il CT ha subito chiarito che contro l’Armenia servirà la stessa intensità e attenzione.

Baldini avverte: “Con l’Armenia sarà tutta un’altra partita”

Nonostante l’entusiasmo generato dal netto successo contro gli svedesi, Baldini ha sottolineato come l’attenzione debba restare alta, evitando qualsiasi tipo di calo mentale. “Ripartiamo da zero, pensiamo all’Armenia che è un avversario diverso dalla Svezia”, ha avvertito. “Ma sul fatto della prestazione non dobbiamo sbagliare, dobbiamo fare la stessa prestazione che abbiamo fatto con la Svezia, bisogna ripeterla anche con l’Armenia”. Il messaggio è chiaro: non esistono partite facili in un percorso di qualificazione così lungo e competitivo.

Il tecnico toscano ha inoltre voluto rimarcare l’importanza dell’approccio mentale, ancor più delle caratteristiche dell’avversario. “Non sicuramente con chiunque, tu devi dare il massimo di te stesso”, ha spiegato, sottolineando l’esigenza di rimanere concentrati sull’obiettivo comune, senza mai abbassare la guardia. L’Armenia, pur non essendo una big del girone, va affrontata con serietà e rispetto. L’Italia vuole dimostrare di essere solida e matura, capace di confermare quanto di buono fatto finora anche contro avversari meno blasonati.

Niente turnover: “Chiunque gioca, non cambia nulla”

Un altro tema centrale della conferenza è stato quello delle scelte di formazione. Baldini ha chiarito subito che nella sua Under 21 non esistono gerarchie rigide. “Ma in questa squadra non esiste il turnover, sono tutti bravi”, ha dichiarato con convinzione. La forza del gruppo, secondo il ct, risiede proprio nella qualità omogenea della rosa, che permette di affrontare ogni impegno con la massima competitività. “L’unica ingiustizia è dover mandare in tribuna dei ragazzi che meriterebbero anche loro di giocare”, ha aggiunto, confermando il valore diffuso all’interno della squadra.

Secondo Baldini, l’attuale format del calcio moderno impone una visione più ampia del concetto di titolari. “Chiunque gioca non c’è nessun turnover, è una squadra affiatata, una squadra che si vuole bene”, ha spiegato. “L’unica cosa è che certamente ci sono cinque cambi, quindi le partite oggi non si giocano più in undici ma si giocano in sedici”. Una visione moderna e meritocratica, che valorizza tutti i componenti della rosa, alimentando una sana competizione interna. L’Italia U21 è pronta, non solo tecnicamente, ma anche come spirito di squadra.

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