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Italia U21, Baldini: “Questi giovani sono la parte migliore del nostro calcio”

Il ct dell’Italia U21, Silvio Baldini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Montenegro.

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Baldini Italia U21
Baldini Italia U21

Italia U21, la conferenza di Silvio Baldini

A 24 ore dall’esordio nelle qualificazioni europee per l’Europeo Under 21 del 2027, la Nazionale guidata da Silvio Baldini si prepara alla sfida contro il Montenegro, in programma domani alle 18:15 allo Stadio “Alberto Picco” di La Spezia (diretta su Rai 2). Dopo tre giorni intensi di lavoro al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, il tecnico azzurro ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione e condividere le sue impressioni sul gruppo e sull’avversario.

“Questi giovani sono la parte migliore del nostro calcio”

Fin dai primi minuti della conferenza stampa, Baldini ha mostrato entusiasmo e fiducia verso il gruppo convocato per questa prima tornata di qualificazioni. “Questi giovani sono la parte migliore del nostro calcio – ha dichiarato con convinzione – sono stati molto disponibili in questi giorni, hanno voglia di capire”.

Un elogio che va oltre le semplici parole di circostanza: il tecnico toscano, chiamato alla guida dell’U21 con il compito di riportare entusiasmo e identità, ha voluto sottolineare l’atteggiamento propositivo dei ragazzi. “In questi primi tre giorni ho visto una grande apertura mentale. Sono ragazzi curiosi, motivati, che ascoltano e vogliono crescere. È una base importante per costruire qualcosa di solido”.

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Formazione ancora top secret: “Per me sono tutti titolari”

Baldini ha preferito non sbilanciarsi troppo sulla probabile formazione, rimandando ogni decisione definitiva all’ultimo allenamento prepartita previsto nel pomeriggio. “Per me sono tutti titolari, anche perché le partite oggi non si giocano più in undici ma in sedici – ha spiegato – Chiunque farò giocare, quindi, sarà come far giocare tutti. Poi avremo anche la seconda partita, nella quale ci saranno dei cambiamenti”.

Un approccio moderno e inclusivo, in linea con la tendenza del calcio contemporaneo, dove le rotazioni e i cambi durante il match rappresentano una risorsa fondamentale. “La cosa più difficile, alla fine, sarà scegliere i quattro da mandare in tribuna” ha aggiunto, lasciando intendere quanto l’equilibrio del gruppo sia una priorità.

Attenzione massima al Montenegro: “Squadra fisica, da non sottovalutare”

Se dal punto di vista tecnico l’Italia parte favorita, Baldini predica umiltà e concentrazione, soprattutto considerando le insidie tipiche delle gare di apertura. “È una squadra molto fisica, che non bisogna assolutamente sottovalutare, anche se dal punto di vista tecnico sicuramente in questo momento noi siamo superiori – ha avvertito – Ma proprio quando si pensa di essere superiori si rischia di fare brutte figure”.

Il Montenegro arriva a La Spezia con l’intenzione di sorprendere e sfruttare le proprie armi: intensità, compattezza e solidità. “Faremo la nostra partita – ha detto Baldini – ci siamo preparati contro un 4-2-3-1, ma anche se si schiereranno con un altro modulo i ragazzi sono pronti”.

Ultimo test a Tirrenia, poi il trasferimento a Sarzana

La giornata odierna sarà dedicata all’ultima rifinitura, cruciale per definire gli undici che inizieranno la gara, ma anche per consolidare i meccanismi di squadra. Dopo l’allenamento pomeridiano, la Nazionale si sposterà a Sarzana, cittadina poco distante da La Spezia, scelta come quartier generale per il pre-gara.

“La valutazione finale arriverà solo dopo l’ultimo allenamento” ha ribadito Baldini, sottolineando quanto ogni dettaglio, anche a livello emotivo, sarà tenuto in considerazione nella scelta della formazione.

Un nuovo ciclo azzurro prende il via

La sfida contro il Montenegro segna l’inizio ufficiale del nuovo ciclo azzurro Under 21, con l’obiettivo dichiarato di qualificarsi al prossimo Europeo e, soprattutto, rilanciare una generazione di talento spesso sotto i riflettori ma in cerca di stabilità. Silvio Baldini, con il suo carisma e la sua visione, è stato scelto per guidare questa transizione.

La partita di domani non sarà solo un test tecnico-tattico, ma anche un primo banco di prova per valutare lo spirito del gruppo e la capacità di reagire alle difficoltà. Un inizio che, come ha ricordato il ct, va affrontato con la testa giusta: “Non dobbiamo pensare di aver già vinto. Il rispetto per l’avversario viene prima di tutto. Poi serviranno qualità, intensità e intelligenza”.

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