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ESCLUSIVA – Udinese, Trevisan: “Palma ha le qualità per imporsi con Runjaic. Una nostra U23? In futuro…”
Angelo Trevisan, responsabile del vivaio dell’Udinese, ha parlato della possibilità che i bianconeri possano allestire una formazione U23
 
																								
												
												
											Le parole del responsabile del settore giovanile bianconero
L’Udinese riparte dal campionato di Primavera 2 con fiducia e ottimismo. La retrocessione della passata stagione non ha indebolito i progetti e le speranze della società friulana che ha deciso di portare avanti una filosofia innovativa e coraggiosa. La scelta è stata quella di costruire una rosa giovane, con molti ragazzi sotto età alla loro prima esperienza in questa categoria. L’obiettivo primario infatti non è la vittoria dei campionati, ma di preparare i giovani al salto in prima squadra. Noi di Mondoprimavera abbiamo intervistato Angelo Trevisan, responsabile del settore giovanile dell‘Udinese.
Trevisan, gli obiettivi dell’Udinese e la scelta dell’allenatore
Quali obiettivi si è posto l’Udinese per il campionato di Primavera 2?
“In primis, l’obiettivo è quello di far crescere i giovani. Abbiamo un gruppo formato da diciotto 2008, reduci da un campionato U17 di assoluto livello, conclusosi con l’eliminazione in semifinale scudetto contro il Torino. In rosa abbiamo anche quattro calciatori del 2007 e due del 2009. La proprietà non mi chiede di vincere i campionati, ma di far giocare i giovani e quindi creare i presupposti affinchè possano arrivare in prima squadra”.
A questo si deve la scelta di puntare su una rosa con l’età media più bassa del Primavera 2 A…
“Ogni anno abbiamo sempre un giocatore che si affaccia alla prima squadra. Quest’anno, 7 ragazzi sono stati aggregati con i grandi per il ritiro estivo. L’attaccante della nostra U19 Giulio Vinciati ad esempio si allena constantemente con la prima squadra”.
In panchina avete scelto di promuovere Julio Gutierrez nelle vesti di primo allenatore…
“Gutierrez è un ex calciatore dell’Udinese e conosce molto bene l’ambiente. Una volta appesi gli scarpini al chiodo ha scelto di vivere in Friuli. Dopo aver ricoperto il ruolo di vice prima di Sturm e poi di Bubnjic, quest’anno gli abbiamo dato la possibilità di mettersi in evidenza e mettere in pratica ciò che ha appreso in queste tre stagioni”.
Palma e i giovani da tenere d’occhio
Dopo l’esordio in Serie A dello scorso anno, Matteo Palma è diventato a tutti gli effetti un calciatore della prima squadra. Che soddisfazione è vedere un giovane del vivaio arrivare fino alla massima serie?
“La soddisfazione è frutto del lavoro. Palma è un calciatore su cui abbiamo sempre creduto. Il match che ha disputato da titolare a metà agosto in Coppa Italia non è stata casuale. Sono convinto che senza l’infortunio delle ultime settimane avrebbe potuto giocare da titolare anche le prime giornate di campionato e quindi consolidarsi ulteriormente all’interno delle gerarchie di Runjaic. La sfortuna a volte arriva quando meno ci vorrebbe. Matteo ha le qualità per imporsi”.
Un altro giovane che negli ultimi anni ha fatto parlare di sè è David Pejicic, giovane che nei giorni scorsi è stato ceduto in prestito secco al Maribor…
“L’Udinese ha grandi aspettative per Pejicic. Lo scorso anno ha avuto un problema all’anca e si è dovuto operare nel momento in cui stava diventando parte integrante della prima squadra. Gli “incidenti” sono importanti nel percorso di crescita dei giovani. Dopo aver subito un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per diversi mesi, David ha bisogno di giocare”.
Trevisan Udinese, gli obiettivi in Primavera 2
Il Primavera 2A si preannuncia un campionato molto competitivo con realtà strutturate, come ad esempio il Como. Secondo lei, quali sono le altre squadre che potrebbero fare bene?
“Il Modena ha fatto grandi investimenti per fare un campionato di livello. L’Udinese invece vuole fare un campionato da protagonista. Mi auguro che non sia un monologo del Como che per il campionato di Primavera 2 ha fatto investimenti stratosferici”.
Andando ad analizzare la rosa della vostra U19, quale giovane indicherebbe come possibile sorpresa?
“Non mi piace fare i nomi, però secondo me ci sono quattro ragazzi futuribili per la prima squadra. Il compito mio e dei tecnici è quello di esaltare le qualità dei più bravi, mettendoli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Il fatto che la Primavera si alleni nel campo vicino a quello della prima squadra è uno stimolo ulteriore per i ragazzi per mettersi in evidenza sotto gli occhi di mister Runjaic”.
Il fattore giovani e le squadre U23
Come mai i giovani italiani fanno fatica ad imporsi nel calcio dei grandi?
“Uno dei motivi principali è legato al fatto che i giovani non giocano più per strada. Diversi anni fa, i calciatori si allenavano continuamente per 3/4 ore al giorno, con il calcio e la scuola che erano le priorità di chi decideva di praticare questo sport. In aggiunta, rispetto agli stranieri, i nostri giovani hanno una mentalità diversa: non sono più abituati a fare sacrifici”.
A suo parere le squadre under 23 possono contribuire a diminuire il gap esistente tra la Primavera e il calcio dei grandi? Cosa ne pensa l’Udinese?
“Contribuiscono a diminuire il gap esistente tra prima squadra e Primavera. Spero che anche un domani l’Udinese possa pensare ad avere una propria formazione U23 e iscriversi al campionato di Serie C”.
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