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Fiorentina-Torino: le pagelle dei granata

Gemello 6: incolpevole sui tre gol con cui al Fiorentina si assicura la vittoria già nel primo tempo. Poco impegnato nel corso della ripresa.

Gilli 6: si propone con buona costanza sulla corsia di destra e, in una di questa, serve a Rauti il pallone del 3-2 che riapre definitivamente il match.

Singo 5,5: gara difficile per il centrale difensivo, che contiene a fatica i numerosi giocatori offensivi della Fiorentina. (dal 54’ Marcos 6: entra in un momento della gara in cui la pressione offensiva della Fiorentina è diminuita).

Sportelli 5,5: come il compagno di reparto, non trascorre certo una giornata tranquilla nel confronto con Montiel e compagni.

Enrici 5: primo tempo letteralmente da incubo per lui, dato che i tre gol viola arrivano tutti grazie ad azioni sviluppate sulla sua corsia. Coppitelli lo cambia nell’intervallo. (dal 46’ Michelotti 6: più abile nel contenere i viola nella sua zona di competenza rispetto al compagno che sostituisce).

Isacco 6: alterna momenti della gara in cui staziona nella zona nevralgica del campo ad altri in cui si fa vedere in avanti. (dal 54’ Moro 6: dovrebbe aumentare il peso offensivo del Torino, ma non ha molte occasioni per farlo).

De Angelis 5,5: prova al di sotto della sufficienza per lui, che non risulta particolarmente determinante né in fase di costruzione né nel distruggere la manovra viola.

Onisa 6,5: costante la sua presenza in fase offensiva. Realizza il gol che dà nuove speranze al Toro e, nella ripresa, va vicino alla doppietta.

Murati 6: il suo lavoro tra le linee si traduce principalmente in conclusioni verso la porta, piuttosto che nel cercare di collegare centrocampo e attacco. (dal 68’ Moreo 6: finale di partita senza grossi squilli, come del resto quello di tutta la formazione granata).

Rauti 6,5: parte come punta centrale per poi, se non gli arriva il pallone, allargarsi o arrivare sulla trequarti. Sigla il gol del 3-2 con una bella girata di prima intenzione su cross di Gilli.

Belkheir 5: prova decisamente anonima per l’ex Inter. Non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco, rendendosi pericoloso o provando a servire un compagno.

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