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È un Bari dalle due facce: la sosta porta consiglio e l’obiettivo è sfatare un tabù importante

I biancorossi navigano nelle parti altissime della classifica, ma non hanno ancora trovato la via della vittoria in casa.

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Credit: Ufficio stampa Bari

Il Bari di mister Anaclerio riparte dopo la sosta e lo fa affrontando la prima della classe in una sfida ad alta quota. Sabato al “Palmiotta” di Modugno arrivano i pari età del Pisa di Innocenti, ancora non a conoscenza della parola sconfitta con i loro 10 punti, frutto di tre vittorie e del pareggio esterno con il Pescara. I biancorossi, invece, sono reduci dalla vittoria convincente con lo Spezia targata Spadavecchia-Campagna, che ha permesso ai pugliesi di raggiungere quota 7 punti e di essere in zona playoff con l’attuale quarto posto occupato. Per poter descrivere al meglio la partenza dei “galletti” si potrebbe usare il termine a due facce.

Le due facce del Bari

In questo primo mese di Primavera 2 abbiamo assistito a due versioni del Bari, tanto bello in trasferta quanto inefficace e spaventato tra le mura amiche. Le due vittorie esterne su campi storicamente difficili come Palermo e Spezia presentano lo stesso filo conduttore, con i biancorossi tanto solidi difensivamente da saper uscire dai due confronti con due porte inviolate e con pochi brividi corsi sulla schiena di Sanrocco e, allo stesso tempo, abile nel capire quando prendere in mano la partita e azzannarla definitivamente: sia in Sicilia che in Liguria.  Dopo un primo tempo di studio, la squadra ha alzato notevolmente i giri del motore nei secondi tempi, annichilendo i rosanero con quattro reti nella seconda frazione e andando più volte vicino al vantaggio con gli spezzini prima che Spadavecchia stappasse la sfida a meno di dieci dalla fine e Campagna suggellasse la seconda vittoria su altrettante trasferte stagionali.7

Le difficoltà in casa

La versione da “abito da sera” del Bari sembra, però, quasi del tutto sparire tra le mura di casa. Un solo punto conquistato, il pareggio a reti bianche contro l’Avellino, e una dolorosa sconfitta arrivata all’esordio allo scadere contro il Benevento di una vecchia conoscenza come Antonio Floro Flores, corsaro in trasferta con un autogol sfortunato di Sanrocco dopo aver passato l’ultimo quarto di gara in inferiorità numerica più concentrati a difendere che a offendere.

A preoccupare maggiormente, più dei risultati in se, è l’atteggiamento approcciato in entrambe le sfide, con un Bari sceso in campo al “Palmiotta” scarico e poco concentrato, come testimonia il contropiede fatale concesso ai campani dopo aver provato in tutti modi a strappare i primi tre punti, anche se in maniera più confusa che ordinata come invece poi dimostrato lontano dalla Puglia. A due settimane di distanza, la storia si ripete: la sfida con l’Avellino non regala guizzi degni di nota, con i biancorossi che, nonostante il pallino del gioco in mano, non sono stati mai capaci di dare continuità e ripetitività alle sortite offensive e rischiano nuovamente la beffa all’unica occasione avversaria degna di nota, fortunatamente sciupata.

Bari-Pisa, la prova del nove

La sfida con il Pisa non sarà di certo il banco di prova più “agevole” per ritrovare la via della vittoria in casa ma, l’obiettivo di mister Anaclerio nel ciclo di quattro partite prima della prossima sosta, sarà quello di regalare al suo Bari un’unica versione di se stesso: determinato, concentrato, convincente e soprattutto vincente, versione massima per potersi togliere grandi soddisfazioni in stagione e svolgere un ruolo da protagonista nel campionato di Primavera 2.

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