Como
Como, l’importanza dello scouting e la valorizzazione del talento: un progetto in crescita
Altomonte e Nucifero, ex Serie D, brillano nella Primavera del Como. Scouting vincente e progetto giovani in grande crescita.

Scouting, ricerca e talento: il Como guarda anche alle categorie inferiori per rinforzare il proprio settore giovanile
Il Como continua a distinguersi nel panorama calcistico italiano non solo per i risultati ottenuti sul campo, ma anche, e soprattutto, per la lungimiranza del proprio progetto dedicato alla valorizzazione dei giovani talenti. Un percorso che ha trovato nuova linfa con l’arrivo invernale di Thomas Diego Altomonte e Tommaso Nucifero, due diciottenni provenienti direttamente dalla Serie D, capaci di imprimere fin da subito un segno tangibile nella formazione Primavera del club lariano.
Altomonte, esterno offensivo cresciuto tra le fila del NovaRomentin, e Nucifero, terzino sinistro di spinta con un lungo passato nella Pro Sesto, rappresentano al meglio l’abilità del Como nello scovare profili promettenti anche nelle categorie meno battute. Un lavoro di scouting preciso, capillare e orientato alla qualità, che ha permesso di pescare due elementi già pronti per competere ad alto livello in un campionato giovanile esigente come la Primavera 2.

Thomas Diego Altomonte Como
Il valore dell’esperienza in Serie D
Entrambi i giocatori condividono un background raro per i loro coetanei: hanno infatti già accumulato minutaggio e responsabilità in campionati senior, confrontandosi con avversari esperti e contesti altamente competitivi. Una formazione sul campo che ha fatto la differenza nel loro inserimento al Como. “L’esperienza con la maglia della NovaRomentin, dove ho giocato in prima squadra in una categoria molto impegnativa, mi ha trasmesso valori fondamentali”, racconta Altomonte, autore di tre gol in dodici presenze con la Primavera lariana, incluso il gol decisivo contro l’Albinoleffe alla sua seconda apparizione.
Un impatto immediato, che ha confermato la bontà della scelta del Como. Lo stesso vale per Nucifero, che si è distinto per continuità e qualità: quindici presenze, un gol e quattro assist da terzino sinistro. “Ho giocato alla Pro Sesto da quando avevo 10 anni. Ho scalato le classifiche, iniziando nel settore giovanile fino a guadagnarmi la convocazione in prima squadra”, spiega il giovane difensore, le cui 15 presenze in Serie D sono diventate un patrimonio tecnico e caratteriale oggi messo al servizio del progetto lariano.
Dal calcio dei grandi alla Primavera: un salto tecnico
Il confronto tra il calcio senior della Serie D e quello giovanile della Primavera 2 offre spunti interessanti, soprattutto da chi ha vissuto entrambi i mondi. “In Primavera 2 viene posta più attenzione sull’aspetto tecnico – analizza Altomonte – mentre la Serie D combina la tecnica con un’intensa fisicità importante”.
Un punto di vista condiviso anche da Nucifero, che evidenzia un aspetto meno scontato: il ritmo. “Dopo aver giocato in Serie D, il ritmo del campionato Primavera è effettivamente più alto, mentre il livello fisico è molto diverso. In Serie D ho giocato contro giocatori di trenta o quarant’anni: con avversari di questo tipo, il divario fisico si sente eccome”.
Integrazione perfetta e obiettivi ambiziosi
Il Como ha saputo creare un ambiente stimolante, accogliente e ideale per la crescita di giovani talenti, come testimoniano i due ragazzi, ormai pienamente inseriti nella rosa Primavera. “Lo staff e i compagni di squadra sono stati fondamentali per aiutarmi ad ambientarmi fin dal primo giorno”, afferma Altomonte.
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“L’ambiente qui è bellissimo. I miei compagni di squadra sono molto accoglienti e tutto lo staff mi ha fatto sentire a casa fin dal primo giorno”, fa eco Nucifero. In campo, i due si completano: Altomonte è un esterno agile e veloce, che fa del dinamismo la sua arma principale. Nucifero, dal canto suo, si descrive con modestia, ma i numeri raccontano altro. “Il mio gioco combina l’abilità tecnica con solo un po’ di velocità”, dice sorridendo.
Il Como ci crede: obiettivo Primavera 1
Il progetto giovani del Como, potenziato da un’attenta rete di osservazione anche nelle serie inferiori, guarda con decisione al futuro. E i due talenti arrivati dalla Serie D non hanno dubbi sulla direzione da seguire. “L’obiettivo è stato chiaro fin dall’inizio: la promozione in Primavera 1“, dichiara Altomonte con determinazione. “Vogliamo raggiungere questo obiettivo a tutti i costi”, rincara Nucifero.
Il Como dimostra così che la vera forza di un settore giovanile non risiede solo nel nome delle squadre da cui provengono i giocatori, ma nella capacità di vedere oltre la categoria, valorizzando chi ha già respirato il calcio dei grandi. Un’intuizione che, nel caso di Altomonte e Nucifero, si sta rivelando vincente.
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