Primavera 1
Torino, Vegliato e il Dna granata: l’erede di Fioratti guarda già al futuro
Il Torino U18 vince lo scudetto con Vegliato in panchina. Stagione storica, ora si apre il dibattito sul futuro della guida tecnica.

Il Torino U18 vince lo scudetto con Vegliato in panchina. Stagione storica, ora si apre il dibattito sul futuro della guida tecnica
Il Torino U18 si è laureato campione d’Italia al termine di una finale avvincente contro la Roma, coronando una stagione memorabile che ha visto i giovani granata imporsi con autorità e cuore. Un successo costruito lungo mesi intensi, vissuti in due fasi ben distinte: la prima, sotto la guida di Marco Fioratti, protagonista fino a febbraio-marzo prima della promozione in Primavera. La seconda, decisiva, con in panchina Fabio Vegliato, che ha raccolto l’eredità e condotto la squadra verso la gloria.

Michele Vegliato Torino
Vegliato e il Dna Torino
A mente fredda, le parole di Vegliato racchiudono l’intensità di un’impresa difficile da raccontare solo con le statistiche: “Queste emozioni sono indescrivibili – ha spiegato il tecnico a Tuttosport – perché abbiamo regalato qualcosa di irripetibile a noi stessi e ai nostri tifosi. È il frutto di mesi di lavoro, di sacrifici condivisi con i ragazzi e con tutto lo staff. Il nostro primo obiettivo era il percorso, e abbiamo avuto la forza di chiuderlo nel migliore dei modi. Alla fine, è stato il Dna del Toro a fare la differenza”.
Chi è Marco Vegliato: storia e carriera
Nato nel 1991, Vegliato non è nuovo ai percorsi di crescita silenziosa, ma costanti. La sua avventura è cominciata nei dilettanti della Sisport, dove ha mosso i primi passi da allenatore. Successivamente il passaggio all’Alessandria, dove ha lavorato fianco a fianco con Corrado Buonagrazia, tecnico esperto e punto di riferimento nella sua formazione. Poi l’ingresso nel mondo granata, tappa decisiva che gli ha permesso di affinare ulteriormente le sue competenze e di avvicinarsi progressivamente alle categorie élite del settore giovanile.
La conquista dello scudetto U18 rappresenta per lui non solo un trofeo, ma la legittimazione di un percorso professionale costruito con pazienza, passione e competenza. Il suo contributo nella parte finale della stagione è stato determinante, non solo per la gestione tattica, ma anche per la capacità di trasmettere valori e identità alla squadra in un momento delicato.
Il futuro: Primavera nel mirino?
Il successo ottenuto da Vegliato non può che aprire interrogativi – e opportunità – sul suo futuro. Con Fioratti promosso a stagione in corso alla guida della Primavera, sarà ora compito del responsabile del settore giovanile Ludergnani valutare le strategie per il prossimo anno.
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Un confronto diretto con Fioratti sarà inevitabile: capire se confermarlo alla guida della Primavera o se immaginare una nuova rotazione interna, che potrebbe coinvolgere proprio Vegliato. Le sue credenziali, dopo questo scudetto, sono più che solide. Il nome di Vegliato è ormai sul taccuino di chi deve pianificare il futuro delle panchine granata. E dopo una stagione così, sarebbe tutt’altro che sorprendente vederlo fare il grande salto.
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