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La Roma apre al progetto Under 23. De Rossi: “Stiamo valutando, altre società hanno avuto vantaggi”
Alberto De Rossi conferma: la Roma valuta una squadra Under 23. Un progetto per accompagnare i giovani verso il professionismo.

Roma e il futuro dei giovani: De Rossi apre al progetto Under 23
Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, Alberto De Rossi, storico dirigente ex allenatore del vivao della Roma, ha trattato molti temi importanti. Uno tra tutti la crescita dei giovani e la possibilità che, anche la Roma, possa creare una propria formazione Under 23.
Il nodo del passaggio: da giovani a professionisti
Il cuore del discorso di De Rossi riguarda uno dei problemi storici del nostro calcio: il salto dalle giovanili alle prime squadre. Un passaggio che, come ha spiegato, resta il momento più delicato per i ragazzi.
“La criticità maggiore per i ragazzi è il passaggio dalle giovanili alle prime squadre, dall’essere giovane all’essere adulto – ha dichiarato –. Come AS Roma stiamo valutando la creazione della formazione Under 23, vediamo che le altre società hanno ottenuto vantaggi. Ne stiamo parlando, vedremo come andrà avanti il progetto, è in discussione”.
Si tratta di una presa di posizione chiara, che sottolinea come anche in casa giallorossa si stia valutando con attenzione la possibilità di affiancare alla Primavera una seconda squadra, capace di accompagnare i talenti nel percorso verso il professionismo.
Il modello delle seconde squadre
Il tema, in Italia, non è nuovo. A partire dalla Juventus, che ha fatto da apripista nel 2018, l’idea delle seconde squadre ha iniziato a farsi strada anche tra altre società. Attualmente, oltre ai bianconeri, militano in Serie C anche Atalanta Under 23 e Inter Under 23, mentre il Milan è retrocesso in Serie D dopo una sola stagione tra i professionisti.
De Rossi ha voluto sottolineare come il modello rappresenti un’opportunità per l’intero movimento: “Come sistema calcio dovremmo dare un contributo per le seconde squadre e rivedere la questione Primavera”. Non un discorso limitato alla Roma, quindi, ma una visione più ampia che riguarda la struttura del calcio italiano.
Primavera, una riforma che non convince
Uno dei passaggi più netti dell’intervista è stato quello relativo alla riforma del campionato Primavera. Negli ultimi anni la Federazione ha infatti innalzato l’età media della competizione, portando il limite a 20 anni e includendo in rosa anche alcuni fuoriquota. Una scelta che, secondo De Rossi, non ha prodotto gli effetti sperati.
“Non sono d’accordo sulla riforma attuata – ha spiegato –. Alzare l’età del campionato non è funzionale. E lo dico con cognizione, il campionato Primavera è stato la mia vita”.
Parole forti, che arrivano da chi ha guidato la Primavera della Roma per oltre vent’anni, contribuendo alla crescita di intere generazioni di talenti giallorossi e non solo.
Un progetto in bilico, ma concreto
L’idea di una Roma Under 23 non è ancora ufficiale, ma la società sta ragionando seriamente sulla possibilità. Il club capitolino, negli ultimi anni, ha investito molto nel vivaio e nella valorizzazione dei propri giovani, ma resta il problema del salto al professionismo.
Avere una squadra iscritta in Serie C permetterebbe a tanti ragazzi di confrontarsi con un calcio più fisico, competitivo e vicino alla realtà delle prime squadre. Un passaggio intermedio che spesso manca e che rischia di far disperdere i talenti.
Non a caso, le esperienze già avviate da Juventus, Atalanta e Inter stanno dando segnali incoraggianti, con diversi giocatori che hanno trovato continuità in Serie C prima di affacciarsi in Serie A.
Un futuro da costruire
Il progetto Under 23 della Roma resta ancora in fase di studio, ma le parole di De Rossi aprono uno spiraglio importante. La società è pronta a valutare un passo che potrebbe cambiare radicalmente la gestione del vivaio giallorosso, offrendo ai giovani un percorso più graduale e realistico verso il professionismo.
Il messaggio finale, però, è di portata nazionale: il sistema calcio italiano ha bisogno di ripensare profondamente la transizione dai settori giovanili alle prime squadre. Le seconde squadre e un campionato Primavera più coerente potrebbero rappresentare la chiave per non disperdere il talento delle nuove generazioni.
Come ha ricordato lo stesso De Rossi: “Il campionato Primavera è stato la mia vita”. Una frase che racchiude passione, esperienza e una missione chiara: continuare a lavorare per i giovani, ma con strumenti migliori.
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