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Primavera 1, è guerra aperta al vertice: i tre match chiave della decima giornata

Si infiamma la lotta per i posti playoff nel Primavera 1: il decimo weekend ci propone tre scontri al vertice

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Primavera 1, un weekend che può rimescolare le carte in tavola

Il Primavera 1 sta assumendo le conformazioni di una partita di poker: tra mine vaganti che hanno pescato il proprio jolly e realtà pronte ad azzannare la vetta della classifica; altri ancora, sperano di non far crollare il proprio castello di carte. Nel decimo weekend del campionato però, il piatto è ancora più ricco: l’aperitivo è servito a Zingonia, mentre qualche ora dopo ci trasferiremo al “Viola Park”; infine, si conclude a Crespellano dove il Bologna proverà a sgambettare la prima della classe.

Atalanta-Sassuolo, non chiamatele outsider

L’inizio di stagione ci aveva preparato i primi indizi, ma come nei più grandi thriller, le premesse vengono ribaltate nella seconda parte. Atalanta Sassuolo non vivono il proprio miglior momento, sia in termini di risultati che di espressione sul campo. 17 punti per la Dea, lontana soltanto due lunghezze dalla vetta ma alle prese con la terza gara consecutiva dall’altissimo coefficiente di difficoltà. Uscire illesi dalla doppia trappola Milan e Fiorentina però, può dare ai nerazzurri quella spinta in più per affrontare la terza curva a gomito con rinnovata fiducia. Servirà il Nicolò Baldo in versione top class che si è visto nell’ultima contro i “viola” (doppietta scintillante), oltre a ritrovare la vena realizzativa di Dion Cakolli (fermo al palo dallo scorso 13 settembre e a secco da cinque partite in fila) e quella creativa di Davide Bono Federico Steffanoni.

Per il Sassuolo invece, c’è da riscattare lo scivolone di Parma: un 1-2 che riporta al centro un tema molto importante per gli emiliani, ovvero la sterilità offensiva. 11 gol fatti in 9 partite sono troppo pochi, specialmente se abbinati ai 13 subìti nella stessa finestra temporale. I neroverdi sono infatti gli unici con saldo negativo nella differenza reti tra le prime dieci della classifica: un dato in controtendenza con una squadra che è sempre stata abituata a produrre molto nella metà campo offensiva. Per invertire il trend dunque, non c’è niente di meglio che uno scontro diretto, che può regalare l’aggancio in classifica proprio all’Atalanta.

Fiorentina-Parma, solidità contro incoscienza?

Uno dei più grandi falsi miti del calcio, ci racconta che l’ossessione batte il talento: ebbene, una squadra che riesce ad equilibrare entrambi gli elementi, diventa semplicemente ingiocabile. Fiorentina Parma stanno cercando un percorso che le porti ad esaltare entrambi i lati di questa medaglia: la “viola”, più cinica nei momenti decisivi e lucida nel mettere il musetto davanti; i crociati, con gli occhi iniettati di sangue ma con quella ricerca ossessiva del risultato che ogni tanto li ha portati a deragliare. Rendimento simile nelle ultime tre uscite: il mese di ottobre ha portato in dote ai toscani 5 punti, mentre gli emiliani ne hanno raccolti 4.

La differenza sostanziale però, risiede nella caratura delle avversarie: i ragazzi di Corrent sono ancora nell’occhio di un ciclone che avrebbe potuto spazzarli via. Eppure, la neo-promossa si sta travestendo da big del campionato e ha tenuto la barra dritta: sconfitta contro l’Atalanta riscattata dal pareggio contro il Genoa e dalla vittoria contro il Sassuolo. All’orizzonte, il match con la Fiorentina, poi la sfida col Cesena; infine, il derby emiliano contro il Bologna. Insomma, ad un calendario a 5 stelle di difficoltà, il Parma sta rispondendo con le prestazioni.

Bologna-Roma, “attacco al potere”

Citiamo una popolarissima saga action per riferirci all’ultimo match di Gran Gala della decima giornata. Bologna-Roma non è soltanto un testacoda di stili, è anche un duello dai contenuti altissimi. I padroni di casa hanno rialzato la testa dopo tre sconfitte consecutive, mentre gli ospiti arrivano da quattro vittorie di fila. Ruolino di marcia totalmente agli antipodi, ma in classico stile Primavera 1, le aspettative sono fatte per essere sovvertite. Guai dunque, a dare per scontato il successo esterno della banda di Guidi, nonostante i precedenti rincarino la dose: 13 successi in 19 confronti diretti per la Roma, con gli ultimi quattro scontri tutti tinti di giallorosso.

Un’altra statistica che spingerebbe il vento nella direzione della capolista, è il modo in cui hanno messo i lucchetti alla porta: nelle ultime 4 uscite, la porta è rimasta inviolata.  Non necessariamente un dettaglio, specialmente se dall’altra parte c’è una squadra che ha fatto molta fatica ad inquadrare lo specchio (soltanto 2 reti nelle ultime 4 partite).

A cosa potrebbero appellarsi i felsinei? Alle sgasate di Flavio Ferrari (match winner con il graffio che ha consegnato i tre punti a Frosinone) e ad un Andrei Toroc nuovamente in formato MVP (dopo una partenza folgorante, il rumeno non incide in zona gol dal 20 settembre). In più, entra in gioco la variabile dell’outsider, che in caso di vittoria accorcerebbe il gap con la zona playoff e si porterebbe a casa lo scalpo dei primi in classifica. Un doppio appagamento che potrebbe avere un effetto fionda sul morale degli emiliani. Motivo in più per non dare per scontato nulla.

Luca Ottaviano

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