Primavera 1
Primavera 1, è bagarre in vetta: tante squadre in pochi punti, ma nessuna ha la forza di allungare…
Sulla scia della Serie A, anche il Primavera 1 ha una situazione molto ingarbugliata nelle prime posizioni. Chi proverà l’allungo?
Primavera 1, le prime sei squadre raccolte in quattro punti
Pensiamo a questo inizio del Primavera 1 come una tappa del “Giro d’Italia”: il gruppo è nutrito, distribuito in una manciata di punti, ma nessuno ha avuto finora lo strappo decisivo. Quell’allungo capace di lasciare sulle gambe gli avversari non è arrivato, e tutto contribuisce ad alimentare un alone di grande incertezza sui veri rapporti di forza del campionato. Tra neopromosse che si travestono da big, e grandi squadre che fanno il percorso inverso, la testa della classifica non ha al momento un padrone.
L’ennesimo ribaltone in vetta si è concretizzato
Con l’undicesimo weekend di campionato, abbiamo assistito ad un altro passaggio di consegne al primo posto. Una Roma che sembrava lanciatissima, dopo 5 successi di fila ha staccato troppo presto la spina, incappando in un 1-1 contro l’Inter che sa di beffa per l’andamento del match. In apparente controllo, i giallorossi vanno in tilt su uno degli ultimi palloni nei 95 minuti del “Tre Fontane”, capitolando sull’incornata di Cerpelletti. Ne approfitta qualche ora dopo la Fiorentina: anche in questo caso però, la strada verso il traguardo si fa improvvisamente ripida, perché anche i ragazzi di Galloppa amano complicarsi la vita. Dopo una prima frazione colorata soltanto a tinte viola, con un super Braschi a ispirare entrambi i gol, nell’ultima mezz’ora i toscani escono mentalmente dall’orbita del match e vengono tenuti in linea di galleggiamento da un Leonardelli determinante.
Rialzano invece la testa Genoa e Parma dopo i rispettivi K.O. con Monza e Fiorentina: i rossoblù regolano la Cremonese con un secco 0-2 sull’asse Nuredini-Carbone; crociati sulle spalle del solito Mikolajewski, che con una detonante doppietta stende il Cesena e permette il sorpasso proprio sui “Cavallucci marini” al quarto posto. Inatteso invece il tracollo in casa dell’Atalanta, che regala un’uscita gratis di prigione al Napoli, fuori per la prima volta dalla zona playout grazie allo 0-1 targato Smeraldi. Tutto questo ci riporta al punto di partenza, all’innesco di questa analisi: domina l’incertezza, con la quota primo posto ad ora fissata a 24 punti e l’ultima posizione valida per i playoff che dista solo 4 lunghezze. Una classifica così condensata e soggetta al cambiamento, ci spinge a pensare che già nel prossimo turno potremmo assistere a nuovi rimescolamenti.
Un’occhiata all’immediato futuro
Per decifrare questo complicatissimo rebus, il calendario ci aiuta solo in parte. La dodicesima giornata è segnata dal match tra Cesena e Atalanta, mentre la Roma è attesa dalla trasferta sul campo di una Juventus in fiducia dopo aver sbancato Milanello. Fiorentina nel fortino “Viola Park” (imbattuti in casa, 14 punti in 6 partite), ma contro un Milan ferito e desideroso di fare lo sgambetto alla prima della classe. Infine, Genoa atteso dall’insidiosissima sfida al Sassuolo (settimi a tre punti di distanza dalla zona playoff) e derby emiliano per il Parma, sul campo del Bologna. Incroci pericolosissimi, che potrebbero restituirci una conformazione totalmente diversa in testa al campionato.
Primavera 1, le strisce positive saranno determinanti
L’11a giornata ha visto la conclusione di una prima striscia positiva che sembrava non avere fine. Con la caduta rovinosa contro il Napoli, l’Atalanta ha girato una clessidra nella quale continuavano a scorrere granelli di sabbia fin dal primo turno. Con 5 pareggi e 5 vittorie, i bergamaschi erano imbattuti da 10 gare. Un andamento senza dubbio notevole, ma non irresistibile vista la mole comunque consistente di pareggi.
Così, sulla scia della “Dea” anche le altre hanno provato ad infilare una serie di risultati utili consecutivi: la Roma è in “streak positiva” da 6 partite, con 5 successi e 1 pareggio e una mole di punti che gli ha permesso di riscattare un avvio da 7 punti in 5 uscite. Ha risposto a distanza la Fiorentina, che si è messa sugli scarichi dei giallorossi e, al primo rettilineo, ha sorpassato grazie al settimo risultato utile di fila. Nel bottino dei viola, 5 vittorie e 2 pari.
Ne deriva uno spunto di riflessione importante: sul lungo periodo, è la continuità a pagare dividendi più alti, rispetto ad una curva di rendimento fin troppo ballerina. Ci aveva provato anche il Parma, imbattuto nelle prime 6 di Campionato. Perfino il Genoa aveva infilato 9 risultati utili consecutivi, accumulando 19 punti frutto di 5 successi e 4 pareggi. Insomma, il paradigma di riferimento sembra essere diventato la costanza, ed è proprio questa variabile a giocare un ruolo fondamentale nel definire le gerarchie lì d’avanti.
Luca Ottaviano
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