Primavera 1
Primavera 1, un weekend ricco di incroci: tre gare chiave per la classifica

Dal derby d’Italia ad un… derby laziale: il Primavera 1 si accende
Destini incrociati ai vertici della classifica: il Primavera 1 ci regala un sesto turno da top class, con le prime dieci ad infiammare dei confronti diretti che diventano decisivi per riscrivere le gerarchie del campionato. Sei squadre, condensate in altrettanti punti e con motivazioni diverse per ricercare lo stesso finale: chi per tornare in corsa, chi per tenere la barra dritta, chi ancora per inseguire la capolista e fargli sentire il fiato sul collo. Una triade di eventi imperdibili.
Bologna-Atalanta
La classe medio-borghese che punta a diventare la nuova nobiltà. Bologna e Atalanta hanno lasciato nel cassetto le vesti degli sparring partner per indossare quelle dei protagonisti assoluti. A parlare per le due squadre, un cammino fin qui molto convincente: 10 punti per i rossoblù, 9 per i nerazzurri ancora imbattuti in campionato. Solidità, ma anche qualità nelle scelte e nella proposta di gioco, per una partita che si nutrirà di opposti. D’altronde, sono due squadre che vivono i novanta minuti agli antipodi: la “Dea” accetta qualche uno contro uno in più, lasciandosi spesso tanto campo alle spalle; i felsinei non disdegnano il blocco basso, ma alimentano il proprio gioco anche grazie alla manovra ragionata e agli strappi delle punte.
Sarà anche la partita dei grandi duelli a distanza: Toroc è diventato accentratore e innesco del gioco degli emiliani, nonché capocannoniere e dominatore nell’ultima uscita contro la Juventus. Dall’altra parte, Mencaraglia risponde con geometrie una consapevolezza degli spazi da veterano, a cui aggiunge anche profondità di campo per innescare gli attaccanti. Armanini è un jolly tattico preziosissimo: “alla Milinkovic-Savic”, sfrutta il mismatch fisico vincendo i duelli aerei e fornendo un’alternativa credibile al portiere, che lo può cercare con i lanci lunghi. Bosi invece rinuncia malvolentieri ad Artesani, con i suoi impulsi tra le linee e la sua intensità. Infine, è duello aperto nei concetti e nella ricerca della porta: l’Atalanta si appoggia molto alle punte, con Baldo e Cakolli chiamati a determinare; Bologna che sfrutta con più costanza la vena creativa e realizzativa degli esterni, con un Ferrari in grande spolvero (2 gol finora) e Bousnina in crescita.
Inter-Juventus
Lo abbiamo definito il derby d’Italia in versione tascabile. Nella sostanza però, ci troviamo di fronte ad un “ultimatum” per entrambe: se vogliono risalire la china, sia i nerazzurri che i bianconeri devono puntare ai tre punti questo pomeriggio alle 18:00. 6 punti raccolti dai padroni di casa, soltanto 4 per i torinesi ancora alla ricerca di sé stessi. Motivo in più per innestare le marce alte in un appuntamento di Gran Gala, che rischia invece di rappresentare il punto più basso della stagione per una delle due compagini. Reduci dal secondo 0:0 consecutivo, i ragazzi di Carbone devono registrare un dato preoccupante: la produzione offensiva parla di 0.8 gol a partita, medie da secondo peggior attacco del campionato.
L’altro lato della medaglia è invece rappresentato dagli uomini di Padoin: qualche graffio in più verso i pali avversari, ma la difesa si sgretola come un castello di carte e ha concesso 11 reti (media di 2.2 per incontro), il dato peggiore del torneo al pari del Torino e del Lecce. Due grandi in difficoltà, che per non completare la pericolosa metamorfosi in nobili decadute devono mettersi alle spalle il periodo buio e riaccendere un barlume di speranza verso il futuro.
Roma-Frosinone
La partenza su due livelli di intensità opposti, poi qualche frenata inattesa da una parte e una timida risalita sull’altro versante. Nella giungla fitta delle prime posizioni del Primavera 1, i giallorossi e i gialloblù sono due realtà che stanno ancora costruendo il proprio percorso e la propria personalità. Ciociari a razzo nelle prime due: gol, spettacolo, una vittima illustre come la Juventus; il motore ha perso qualche cavallo dopo la batosta di Parma, ma reggere all’urto è stato fondamentale per incassare due pareggi preziosi contro Atalanta e Milan. I capitolini hanno invece sbandato ad agosto, poi hanno raddrizzato il timone contro Sassuolo e Fiorentina ma hanno perso consistenza a Genova contro la capolista. Mettiamo tutte queste indicazioni in un immaginario frullatore: shakerando per bene, otterremo gli 8 punti del Frosinone e i 7 della Roma.
Situazione ancora in fase di sviluppo, ma per capire cosa fare da grandi tutto passerà anche dal confronto diretto che chiude il programma della sesta giornata, in programma lunedì alle 16:30.
Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook