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Parma-Genoa, un inedito duello per il primato nel Primavera 1: tutto ciò che devi sapere

Torna in campo il Primavera 1: ad infiammare l’ottavo turno un inedito duello per il primato, tra Parma e Genoa.

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Parma-Genoa

Primavera 1, è il weekend del ritorno in campo

Tredici giorni, un arco di tempo che sembrava interminabile: è quello che separa la settima dall’ottava giornata di Primavera 1, dove spicca il big match tra Parma Genoa. Due squadre reduci da momenti di forma diversi, unite dal filo ininterrotto della ricerca del primato in classifica. Nella sostanza, solo tre punti le distanziano, mentre la sosta per le Nazionali ha permesso ad entrambe di alimentare il fuoco interiore: da un lato per spazzare via i dubbi prodotti dalla prima sconfitta stagionale; dall’altro per tenere alta la guardia, nonostante un inizio di campionato sorprendente.

Parma-Genoa, uno scontro salvezza travestito da big match

Al di là dei facili paragoni con gli anni passati, c’è da onorare il percorso delle due squadre fin qui. Parma-Genoa, in riferimento alla stagione 25/26 è a tutti gli effetti un match da Gran Gala, di quelli che ti costringono a rimanere incollato davanti alla TV. Partiamo dai freddi numeri: prima della sosta, erano le uniche due ad aver mantenuto l’imbattibilità, record ora in mano soltanto ai rossoblù a seguito della caduta in casa degli emiliani. Entrambe sono difficili da scardinare quando riescono a mettere i lucchetti alla propria porta: 4 clean sheet per il Parma, 3 per il Genoa. Eppure, la produzione offensiva non ne risente particolarmente: la differenza reti è rispettivamente di +9 per i crociati con 14 gol fatti, mentre è di +7 per i liguri con 11 reti segnate. Solidità, equilibrio ed efficacia in entrambe le fasi, specialmente in transizione.

Aprendo invece una finestra sul passato, gli scontri diretti pendono dalla parte dei ragazzi di Sbravati: 26 precedenti, con 15 vittorie macchiate di rossoblù, a favore degli emiliani e 2 pareggi che, ironia della sorte, sono arrivati negli ultimi due confronti (Primavera 2, nella stagione 22/23). Note di colore che aiutano a delineare uno scontro dove teoricamente non c’è una dominatrice incontrastata.

Una partita che si gioca anche fuori dal campo

Si tratta di un duello che non riguarda soltanto il rettangolo verde: Parma-Genoa è una lotta anche a livello ideologico e concettuale. Si sfidano i due principali sistemi che hanno plasmato il calcio del ventunesimo secolo: il 4-2-3-1 gialloblù, che lascia licenze al tridente dietro una punta in grado di associarsi tecnicamente coi compagni. Non a caso, il 64% delle reti totali (9) realizzate dai crociati arrivano dal talento di Nwajei Cardinali o dal killer instinct di Mikolajewski. Dall’altra parte, il 3-4-2-1 brevettato dal Genoa, rilettura di quel sistema portato alla sua massima espressione da Gasperini. In questo contesto, assumono più rilievo e spessore gli inserimenti dei trequartisti e l’estro e la creatività sulla trequarti, forniti al momento da un Romano accentratore con 4 gol e dal duttile Carbone (1 rete e 1 assist all’attivo).

Il Genoa per scavare un solco, il Parma per ricucire lo strappo

Il tesoretto della capolista è di soli 2 punti, che la separano da un’Atalanta pronta ad azzannare e tentare un contro-sorpasso. In caso di vittoria dunque, il Genoa lancerebbe un segnale inequivocabile: “per le zone altissime di classifica, c’è da fare i conti con il Grifone”. Un successo metterebbe pressione alla “Dea”, impegnata domenica in uno scomodo derby lombardo contro il Milan. Oltre a questo, si allargherebbe l’emorragia nei confronti delle altre inseguitrici. Il Parma, in sostanza, non può permettersi il secondo K.O. consecutivo tra le mura amiche, e una motivazione in più può darla sempre uno sguardo ai piani alti: Atalanta permettendo infatti, la vittoria consentirebbe l’aggancio proprio ai liguri in vetta. Destini incrociati, in un ennesimo weekend di Primavera 1 con tanti verdetti da esprimere.

Luca Ottaviano

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