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Ferrante, dalla D alla Champions: Conte lo inserisce in lista

L’emergenza portieri spinge Conte ad inserire nella lista Champions il giovane Mathias Ferrante, classe 2006: il racconto della sua scalata.

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Mathias Ferrante

Mathias Ferrante, una scalata inarrestabile

Quando il senso dell’urgenza apre porte e regala chance: il Napoli continua a fare i conti con l’emergenza portieri e si cautela inserendo Mathias Ferrante nella lista Champions League. Le noie fisiche di Meret, non ancora al meglio, e lo stop forzato di Nikita Contini, permettono la scalata nelle gerarchie del classe 2006, comprato soltanto qualche settimana fa per affidargli i pali della Primavera.

Un sogno ad occhi aperti

L’emozione di varcare la soglia di un teatro di grandi battaglie, poi i brividi lungo la schiena per l’inno della Champions League vissuto con i piedi attaccati al prato dell’Etihad. “Non svegliateci”, era l’appello di Ivano Fossati nella sua canzone più celebre: ebbene, stavolta a pronunciare quelle parole potrebbe essere proprio Mathias Ferrante.

Acquistato dal Napoli soltanto il 16 luglio scorso dalla Nova Romentin, il classe 2006 è stato un investimento di 100 mila euro che avrebbe dovuto difendere i pali della Primavera, ritornata nel massimo campionato giovanile. Eppure, al primo allenamento ha dimostrato subito di avere le idee chiare: in partitella, Politano sterza sul mancino con la sua classica giocata e apre il compasso; dall’altra parte però, c’è un ragazzo che mette il mantello da Superman e arriva a toglierla dall’incrocio. Carisma ne abbiamo? Verrebbe da dire di sì senza neanche pensarci.

Lo scorso anno, 36 partite in Serie D, con l’impressionante dato dei 17 clean sheet stagionali. Insomma, quando serve sa mettere sotto chiave la porta, che sia con dei riflessi tra i pali o con delle uscite. I centimetri non gli mancano (parliamo di un ragazzone di oltre 2 metri d’altezza), mentre la paura del palcoscenico è un concetto che ha decisamente tolto dal suo personale vocabolario. Per mettere la ciliegina sulla torta, dopo la prima convocazione in Serie A e Champions League, servirebbe l’esordio, anche se parliamo in questo caso di utopia.

In Primavera 1 bisogna rialzarsi

Partenza a razzo con la vittoria all’esordio, poi l’eclissi totale che ha tolto convinzioni ai partenopei. Tre sconfitte consecutive hanno risucchiato il Napoli nelle zone calde di classifica, e nonostante il cammino sia ancora molto lungo, bisogna ripartire prima di subito per scongiurare spirali negative di risultati. E un possibile antidoto al mal di classifica lo potrebbe somministrare proprio Ferrante, che ne ha giocate soltanto 2 e che a breve tornerà a disposizione di Rocco.

L’obiettivo del portiere sarà dunque quello di accumulare più esperienza possibile nel proprio bagaglio culturale, per poi metterla al servizio della Primavera e alimentare la candidatura per un posto in prima squadra nei prossimi mesi. Un compito non scontato, ma alla portata di un talento del suo calibro.

L’importanza di avere gli occhi di Conte addosso

Un pizzico di fortuna nel far girare dal lato giusto la porta scorrevole, ci vuole sempre. Eppure, attirare su di sé gli occhi di un tecnico come Antonio Conte, non è banale. Si tratta di un allenatore che lascia storicamente pochi spiragli ai giovani talenti, ma quando ne trova di validi raramente li lascia andare. Ne sa qualcosa Lautaro, che con Conte ha percorso gli ultimi gradini prima della consacrazione a livello internazionale.

O ancora, Sebastiano Esposito, che nella stagione 19/20 trova il suo esordio assoluto in Serie A e Champions League. Dettagli da non lasciare ai margini della discussione, e che ribadiscono quanto per Ferrante sia in ogni caso fondamentale vivere questo primo weekend tra i grandi. Respirare le atmosfere di un livello di calcio che altri suoi coetanei probabilmente non vivranno mai. Un privilegio, un’opportunità e un sogno.

Luca Ottaviano

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