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Primavera 1, caos post partita tra Monza e Verona: il Giudice Sportivo manda gli atti alla Procura Federale

Il Giudice Sportivo invia gli atti di Monza-Hellas Verona alla Procura Federale per fatti accaduti nel post-partita del 17 maggio.

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arbitro (giudice sportivo)

Il Giudice Sportivo invia gli atti di Monza-Verona alla Procura Federale per fatti accaduti nel post-partita del 17 maggio

La diciannovesima giornata di ritorno del campionato Primavera 1 – Trofeo Giacinto Facchetti si chiude con uno strascico disciplinare di particolare rilievo. A finire sotto la lente d’ingrandimento del Giudice Sportivo è stata la gara tra Monza e Hellas Verona, disputata sabato 17 maggio. Secondo quanto emerso dal comunicato ufficiale pubblicato dalla Lega Serie A, sarebbero accaduti fatti gravi al termine dell’incontro, in prossimità del rientro delle squadre negli spogliatoi.

Monza Primavera

Monza-Verona, cos’è successo

Il Giudice Sportivo, preso atto del referto arbitrale e delle relazioni fornite dagli Ufficiali di gara, ha deciso di non emettere immediatamente provvedimenti disciplinari diretti, ma ha invece trasmesso gli atti alla Procura Federale. Si tratta di una procedura che viene attivata quando i fatti segnalati richiedono ulteriori approfondimenti investigativi prima che vengano adottate decisioni definitive.

Il riferimento è in particolare a comportamenti tenuti da tesserati delle due società, al fischio finale della gara, il cui atteggiamento al termine della partita avrebbe superato i limiti della normale tensione agonistica. I dettagli specifici dell’accaduto non sono ancora stati resi noti ufficialmente. Però si parla di episodi accaduti nell’immediato post-partita, sul campo o nei pressi del tunnel che conduce agli spogliatoi.

Il Giudice ha citato espressamente gli articoli 65 e 61 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC. Questi disciplinano i poteri generali del Giudice Sportivo e i suoi doveri nel ricevere e valutare le relazioni di gara. Viene fatto riferimento anche all’articolo 14 del Codice di Giustizia Sportiva del CONI, che estende le competenze agli eventi collaterali accaduti “in occasione dello svolgimento della gara”, comprendendo quindi anche quanto avvenuto dopo il triplice fischio.

Questa trasmissione degli atti non rappresenta una condanna, ma è un chiaro segnale della serietà delle circostanze segnalate. Sarà ora compito della Procura Federale effettuare i dovuti accertamenti: raccolta di testimonianze, visione di eventuali filmati, ascolto dei protagonisti. Solo al termine di questa fase istruttoria, il Giudice Sportivo potrà emettere i provvedimenti disciplinari finali.

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