MilanIl calcio dei grandi
Bartesaghi e l’arte di saper sfruttare le occasioni: prestazioni in crescendo e gerarchie stravolte?
																								
												
												
											Bartesaghi e la sliding door che coinvolge Estupinan…
Nell’emergenza del Milan, dovuta ad un periodo con molte assenze forzate a causa di noie fisiche, ne ha approfittato per brillare una stellina proveniente dal vivaio rossonero: si tratta di Davide Bartesaghi. Sempre più centrale nell’undici di Allegri, il classe 2005 si è preso la corsia di sinistra grazie al forfait prolungato di Estupinan. E adesso, i rapporti di forza sono sempre più equilibrati, con l’ecuadoriano che sarà costretto a faticare per togliere nuovamente il posto al nativo di Erba.
Bartesaghi-Estupinan: ballottaggio più serrato che mai
La sovversione delle aspettative estive
L’arte di saper aspettare la propria occasione, è qualcosa di molto raro, in particolare in ragazzi così giovani. A volte però, il destino si diverte a muovere i fili e traccia delle strade che ad inizio stagione erano quasi impensabili. Il Milan ha inseguito per mesi l’idea di regalare ad Allegri un nuovo terzino sinistro per il “dopo- Theo Hernandez”, ricercando quasi ossessivamente un restyling sulla corsia mancina. Eppure, come spesso capita, la soluzione ha scoperto di averla in casa, in quel gigante di 193 centimetri che da inizio ottobre ha preso in consegna il binario di sinistra e non ha alcuna intenzione di lasciarlo.
Così, l’espulsione di Estupinan con il Napoli del 28 settembre scorso, si è legata inesorabilmente ai problemi alla caviglia, e il tutto ha fatto da catalizzatore per l’ingresso graduale nei titolari di quella che all’inizio era pensata come la sua riserva. Risultato? Quattro chance consecutive per Davide Bartesaghi, che ha giocato bene le sue carte e nonostante qualche piccola sbavatura, ha dimostrato di saper reggere l’urto con gli avversari di fascia.
Il paragone tra i due raccontato dai numeri
Tanto che, ad oggi, il confronto tra i due esterni rossoneri pende dal lato dell’italiano: il ventenne ha 7 presenze tra Serie A e Coppa Italia con 1 assist a referto, mentre il classe 1997 è fermo a 6 apparizioni e dal 28 settembre non vede il campo, complice anche l’infortunio che ha permesso al rivale di corsia di avanzare la propria candidatura nell’undici titolare. Difensivamente, il divario è quasi impietoso: Estupinan ha completato 3 tackle, ed ha un rapporto negativo tra duelli vinti (10) e duelli persi (17); Bartesaghi invece è arrivato a 10 tackle, con 17 duelli vinti e 19 persi.
E se nel possesso palla è l’ecuadoriano a spuntarla, con l’87,6% di precisione nei passaggi contro l’82,5% dell’italiano, nell’interpretazione del ruolo non c’è paragone: il prodotto del vivaio ha propensione offensiva e si sgancia volentieri in avanti, arrivando al cross con continuità (21 tentati) e calciando in porta 2 volte su 4 tentativi totali. Al contrario, l’ex Brighton non ha mai inquadrato lo specchio (5 tiri, 0 tra i pali) e ha tentato soltanto 4 cross nei 372 minuti giocati; in sostanza, arriva a proporre in mezzo una volta ogni 90 minuti. Medie ampiamente insufficienti, visto il raggio d’azione più avanzato che gli concede il 3-5-2 ideato da Allegri.
In più, a stupire è anche la tendenza del prodotto delle giovanili ad alzare il livello nelle serate di Gran Gala: non si è spaventato all’Allianz contro la Juventus, offrendo una prestazione solida e attenta; ha replicato anche a Bergamo contro l’Atalanta.
Un futuro sempre più importante?
Al momento, ad offrire le incognite più grandi è la variabile della continuità. Nei 90 minuti, Bartesaghi si concede ogni tanto qualche black out di sistema che andrebbe limitato: è successo anche ieri contro la Roma, in una prima mezz’ora confusa e scarabocchiata. Un difetto che sembra essere cronico sulla corsia di sinistra del Milan. Ma è l’unica sbavatura di colore in un quadro a cui ora manca solo la firma d’autore. Una prestazione a cinque stelle, magari nel derby in programma tra venti giorni, gli consegnerebbe definitivamente le chiavi della corsia. Con buona pace di Estupinan, che è consapevole di aver aperto un ballottaggio nel quale sarà molto complicato riemergere.
Luca Ottaviano
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