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Dallo stage con Spalletti all’esultanza presa in prestito da…Nkunku: chi è Matìas Mancuso
Matìas Mancuso, “una settimana da Dio”
È vero, non siamo dalle parti di Jim Carrey che sposta le macchine soltanto aprendo le mani. Eppure, per un ragazzo di 18 anni, indirizzare un derby Primavera con un gol oltre il novantesimo è una sensazione di euforia incontrollabile. È quello che è successo a Matìas Mancuso, centrocampista classe 2007 dell’Inter che ha messo sotto chiave i tre punti contro i cugini del Milan nella mini-stracittadina andata in scena questo weekend. Scopriamo di più sull’italo-uruguayo, monitorato perfino da Spalletti ai tempi della Nazionale…
Dall’apprendistato con la Nazionale ad un’esultanza…speciale
La settimana che cambia tutto
Nella giovanissima carriera di un calciatore ancora minorenne, sono tantissime le potenziali sliding door che possono cambiare le prospettive future. Ebbene, nell’ultimo anno di Matias Mancuso possiamo trovare molti eventi particolarmente importanti. Partiamo dall’inizio, riavvolgendo il nastro ad un’altra settimana da estasi pura: il 14 marzo 2025, Luciano Spalletti dirama la lista dei 25 convocati per il doppio confronto di Nations League con la Germania. Il giorno dopo, il classe 2007 dell’Inter avrebbe compiuto la maggiore età, eppure diventa un evento secondario nella storia, che si arricchisce di un passaggio incredibile. Lunedì 17 marzo infatti, il Ct della Nazionale decide di risparmiare ulteriori fatiche ad alcuni componenti del gruppo, prendendo in prestito dall’U18 dell’Inter proprio Mancuso, che parteciperà alla partitella di fine seduta.
Un’occasione unica, in cui divide il campo con i protagonisti del recente passato dell’Italia e, chissà, con dei futuri compagni di Nazionale. Un cuore diviso a metà tra la “Celeste” (i genitori sono entrambi uruguaiani emigrati) e la maglia azzurra, con cui però ha già dei ricordi indelebili come il breve stage con Spalletti o le 10 partite giocate tra Under 16 e 17.
Quel palloncino gonfiato preso in prestito da qualcuno…
La magia del derby della Madonnina. A tutti i livelli, la stracittadina di Milano ha il potere di catalizzare, di unire e al contempo dividere un’intera città. Ebbene, torniamo con il nostro racconto al recentissimo passato: è il 30 novembre 2025, e Matias Mancuso è chiamato a ripetersi dopo l’ottima ora di gioco contro il Torino, partita nella quale aveva trovato il primo gol in Primavera. E allora quale occasione migliore per bussare nuovamente sulla porta avversaria? Al 76′ del derby, si alza dalla panchina, mentre 13 minuti dopo si fa trovare prontissimo sul servizio di Marello, aprendo il compasso col mancino e facendo calare il sipario sulla partita. È il colpo che stende il Milan, alimentando una prepotente rimonta playoff che l’Inter sta ingaggiando ormai da più di un mese.
Il tutto arricchito dall’episodio che lega come un filo ininterrotto le due facce della stessa luna. Braccia aperte, testa leggermente piegata all’insù, e un palloncino (rigorosamente azzurro) gonfiato a pieni polmoni. Vi ricorda qualcosa? Certamente, è la stessa esultanza, ma in salsa nerazzurra, di quella servita da Christopher Nkunku nel suo unico gol italiano (almeno per il momento), in un Milan-Lecce di Coppa Italia lo scorso 23 settembre. Derivativa? Sicuramente, ma è pur sempre una scena particolarmente evocativa.
Mancuso: l’idolo Ronaldo e il legame con l’Inter
Nonostante il ruolo e le caratteristiche abbastanza diverse, Mancuso non ha mai nascosto la sua particolare predilezione per Cristiano Ronaldo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il fenomeno portoghese insieme a Lionel Messi ha segnato tutte le nuove generazioni di appassionati di calcio. Quali sono le affinità? Semplice, la dedizione quasi ossessiva verso lo sport, la voglia di arrivare sempre alla miglior versione di sé. Caratteristiche che il giovane centrocampista italo-uruguayo sta cercando di mettere al servizio dell’Inter Primavera.
Il nerazzurro, appunto, ciò che ha segnato il suo passato, il presente e forse il futuro della sua giovanissima carriera. Già integrato in prima squadra da Simone Inzaghi, durante una sessione di allenamento della scorsa stagione, il diciottenne sta bruciando le tappe anche con l’Under 19. E un domani, l’orizzonte potrebbe spostarsi verso la prima squadra, rafforzando il suo legame inossidabile con l’Inter.
Luca Ottaviano
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