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Traversa, dal Cengio al sogno Genoa: cuore e qualità nel centrocampo del futuro dei rossoblù

Pietro Traversa, centrocampista classe 2008 del Genoa, è pronto a confermare le proprie qualità con anche con l’U18

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Pietro Traversa è tra i giovani che stanno facendo parlare di sè in casa Genoa. Classe 2008, il talentino rossoblù è stato tra i protagonisti dell’ultima stagione dell’U17, che dopo il terzo posto della stagione regolare è stata eliminata dal Sassuolo ai rigori al primo turno delle fasi finali. Un risultato che rappresenta la conseguenza naturale dell’ottimo percorso intrapreso dal Grifone, sempre più protagonista all’interno del panorama giovanile italiano. Traversa è pronto a proseguire il proprio percorso di crescita con l’U18, con l’ambizione di entrare presto nell’orbita della Primavera di mister Sbravati.

Traversa Genoa, un percorso a tinte rossoblu

Un percorso che parte da lontano. Nato il 16 settembre 2008, Traversa ha mosso i primi passi nell’Unione Sportiva Cengio, società dilettantistica in provincia di Savona. Le sue prestazioni e le sue potenzialità non passano inosservate tanto da attirare l’attenzione del Genoa, che decide di puntare su di lui. Ed è con il Grifone che Traversa inizia la sua scalata nei professionisti. Un percorso formativo e pieno di sfide intriganti, che lo portano nella stagione 2024-25 ad essere promosso in U17.

Un centrocampista con il vizio del gol

Nell’ultimo campionato, il classe 2008 è stato il faro del centrocampo di Domenico Criscito. All’interno dello scacchiere della bandiera rossoblù, Traversa ha avuto un ruolo di primo piano, collezionando 23 presenze tra campionato e fase finale. Inoltre le 6 reti segnate sono la testimonianza di quanto il talento rossoblù stia sviluppando un certo feeling in termini di finalizzazione.

Dopo il sigillo firmato all’esordio contro la Carrarese, è andato a segno anche contro Reggiana, Spezia, Modena e Cesena. Mezz’ala dinamica e dotata di un interessante bagaglio tecnico, Traversa può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Le sue doti principali sono il recupero del pallone e la capacità di inserirsi senza palla, qualità che lo rendono prezioso nella fase di transizione dalla difesa all’attacco.

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