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Genoa-Roma, è scontro al vertice nel segno dei Romano

Riflettori puntati su Genoa-Roma, il big match che stravolgerà le gerarchie del campionato nel segno dei Romano.

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Genoa-Roma
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Il big match che deciderà l’erede al trono dell’impero…Romano

Immaginando la lotta ai vertici del Primavera 1 come uno scontro gerarchico, il parallelismo con l’Impero Romano arriva quasi in automatico. Se ci aggiungiamo anche la carica simbolica dei due leader tecnici di Genoa Roma, accomunati dall’avere lo stesso cognome e dal richiamare appunto la metafora del grande impero, il gioco è fatto. La sfida tra rossoblù e giallorossi nel segno di Marco Alessandro Romano: una partita di cartello, che potrebbe andare a modificare o confermare le conformazioni e le gerarchie del campionato.

I due lati della medaglia

Il dieci del Genoa

Solo uno confermerà il proprio status di capo popolo, mentre l’altro sarà costretto ad abbandonare momentaneamente le proprie ambizioni. Marco Romano ha al momento l’indole di un comandante d’azione, incisivo e determinante nelle sorti di ogni battaglia. Inizio di stagione folgorante, con 3 presenze condite da 4 gol, 1 assist e una sensazione di dominio assoluto delle varie situazioni all’interno dei 90 minuti. Il primato del Genoa si nutre degli spunti di talento del suo 10: strappi, intuizioni galleggiando sulla trequarti e killer instinct negli ultimi metri di campo. Un cocktail ad alta carica esplosiva, pronto a far saltare gli schemi difensivi avversari con una forza detonante.

Domenica però, arriva uno scoglio che sembra inscalfibile: Nardin e soprattutto Seck hanno alzato vertiginosamente la propria tenuta sugli uno contro uno, la propria presenza fisica e il livello nelle letture degli anticipi e delle scalate. Una coppia centrale sulla carta granitica, con pochissimi punti deboli. Dettagli, appunto, che destabilizzano un sistema in linea teorica perfetto: quei piccoli nei che Romano è abilissimo a codificare e sfruttare a suo favore. Uno di questi potrebbe essere il mismatch a livello atletico, la differenza di passo sul breve e in allungo: una fiche da mettere sul tavolo in particolare contro il centrale italiano, apparso leggermente più indietro di condizione rispetto al compagno di reparto che sembra invece tirato a lucido.

Il leader silenzioso ma sempre presente della Roma

Il “caudillo” giallorosso, un infaticabile del centrocampo che si diverte anche ad incidere nelle pieghe della partita. Gli piace evidentemente di più la comunicazione non verbale, lasciando spesso parlare la sua qualità nella doppia fase e le sue geometrie nella prima costruzione. Alessandro Romano è il simbolo della partenza dei giallorossi in stagione, l’indicatore della temperatura di squadra. Quando i giri del suo motore si alzano, tendenzialmente la Roma ne risente in positivo.

E da quest’anno ha aggiunto una variabile molto interessante al proprio gioco: la presenza negli ultimi metri di campo. 2 gol nelle prime 3 uscite stagionali, frutto di inserimenti a fari spenti e un raggio d’azione potenzialmente illimitato. Con la Fiorentina, lo scorso weekend, ha dispensato una masterclass nella consapevolezza degli spazi e nella gestione dei tempi. Conduzione, strappi in transizione, raddoppi e letture difensive da leader. Insomma, la fascia itinerante della squadra di Guidi potrebbe aver trovato un braccio a cui essere affidata.

Genoa-Roma: 90 minuti per ricucire lo strappo

In netta ripresa, sia nei princìpi di gioco che nell’intensità messa in campo, la Roma di Guidi cerca il secondo blitz in trasferta di un inizio di stagione in cui ha collezionato il 57% dei suoi punti (4 su 7) lontano dal “Tre Fontane”. Un colpaccio che sarebbe doppio, visto che terminerebbe l’imbattibilità del Genoa, primo in classifica con 10 punti in 4 gare. I precedenti in questo caso sorridono ai giallorossi: supremazia quasi schiacciante nei 20 match disputati tra le due squadre, con 14 vittorie, 4 pareggi e sole 2 sconfitte. 

Addirittura, per risalire all’ultimo +3 fatto registrare dai liguri, bisogna riavvolgere il nastro al 3 aprile 2021; da lì in poi, 6 risultati utili consecutivi per la Roma nel confronto diretto, con un bilancio di 5 successi 1 pareggio. L’obiettivo per il Genoa è presto detto: sovvertire le aspettative, ribaltando quindi un pronostico che sembra scontato. Ultima parola, come sempre, al rettangolo verde, con il match in programma domenica 21 settembre alle ore 11:00.

Luca Ottaviano

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