Primavera 1
Torino-Frosinone, le pagelle dei ciociari: doppio lampo di Mboumbou, la squadra cede nel finale
Tutti i voti e le pagelle del Frosinone al termine della gara giocata questa mattina in trasferta contro il Torino in campionato.

Torino-Frosinone, le pagelle dei ciociari
Dopo la sconfitta prima della sosta contro il Cesena, il Frosinone sfiora la vittoria ma si deve accontentare solo in un pareggio nella sfida contro il Torino giocata questa mattina, ottava giornata del campionato Primavera 1. La formazione giallazzurra era andata sul doppio vantaggio sul campo dei granata, trascinata dalla doppietta di Mboumbou ma nel finale è calata favorendo la rimonta granata firmata da una doppietta di Gabellini. Di seguito le pagelle dei ciociari:
Le pagelle
Minicangeli 7: decisivo in alcuni frangenti della gara con interventi decisivi, nulla può sulle due reti di Gabellini.
Luchetti 6: gioca una buona gara nel complesso, bravo nelle due fasi di gioco.
Obleac 6: bravo a limitare in coppia con Pelosi i due attaccanti del Torino, sfortunata la sua deviazione che favorisce la prima rete granata.
Pelosi 6: vale lo stesso discorso di Obleac, gioca una buona gara. Preciso e pulito negli interventi.
Ndoye 6: buona la sua prova complessiva, esce per infortunio all’intervallo. Dal 46′ Lohmatov 6: tiene bene contro il diretto avversario, buona la sua prova difensiva.
Ceesay 5,5: ci mette tanta corsa e sacrificio in mezzo al campo, spesso è impreciso in fase di disimpegno.
Majdenic 6: bravo in fase di regia in mezzo al campo, gestisce i tempi di gioco di tutta la squadra.
Toci 6: tanta corsa in mezzo al campo, recupera diversi palloni. Esce per stanchezza. Dal 77′ Molignano s.v.
Schietroma 6,5: buona la sua prova, bravo sia a pungere che dare man forte in difesa. Sfiora la rete in avvio di ripresa, trova l’ottima risposta di Santer. Dal 86′ Buonpane s.v.
Mboumbou 7,5: si accende in avvio di ripresa, con due giocate trova prima il vantaggio e poi colpisce con un diagonale preciso in contropiede. Dal 90′ Vaccà s.v.
Befani 6: ha sui suoi piedi due palloni pesanti per trovare il vantaggio ma in entrambi i casi perde l’attimo, favorendo il rientro del diretto marcatore.
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