Bologna
Francesco Castaldo, eroe di Bologna: il ragazzo che non ha mai smesso di crederci
Dalla doppia cifra in Under 15 alla salvezza Primavera: la crescita e i gol decisivi di Francesco Castaldo con il Bologna.

Dalla doppia cifra in Under 15 alla salvezza Primavera: la crescita e i gol decisivi di Francesco Castaldo con il Bologna
C’è un filo rosso che attraversa tutta la storia calcistica di Francesco Castaldo: la capacità di farsi trovare pronto. In ogni categoria, in ogni stagione, anche quando il destino sembrava bussare alla porta con la forza di un infortunio che non era il suo. Arrivato a Bologna nell’estate del 2021 dal Monteruscello, timido ma determinato, Castaldo ha cominciato il suo viaggio con l’Under 15 di Juan Solivellas Vidal. Lì ha messo subito le cose in chiaro, toccando la doppia cifra in gol e trascinando i suoi fino alla semifinale Scudetto, arrendendosi solo alla Fiorentina. Ma il suo trionfo è stato il gol vittoria contro l’Empoli per portare alla salvezza i rossoblù nel Primavera 1.

Francesco Castaldo (Credits: Bologna FC 1909)
Castaldo e un vizio chiamato gol
Il passaggio all’U16, sotto la guida di Luca Sordi, non ha cambiato la sua fame. Anzi, l’ha resa più nitida. Undici reti in una stagione fatta di crescita e consapevolezza. Poi la chiamata di Denis Biavati e una nuova vetta: 16 gol. Numeri che parlano da soli, ma che non raccontano tutta la storia. Perché dietro ogni rete, c’era un ragazzo che lavorava in silenzio, che non cercava i riflettori ma il miglioramento quotidiano. Uno di quelli che sa aspettare il proprio momento, anche quando questo sembra non arrivare mai.

Castaldo Bologna (Credits: Bologna FC 1909)
L’occasione che cambia tutto
L’estate scorsa ha respirato l’aria della Primavera. Una preparazione da aggregato, un rigore trasformato proprio contro il Legnago Salus – primo gol stagionale della squadra – e poi il ritorno con l’Under 18 di Della Rocca. Quattro gol in dodici presenze, finché un evento imprevedibile ha ribaltato le carte: l’infortunio al crociato di Tommaso Ebone. Claudio Rivalta si è trovato a scegliere e ha scelto lui, Castaldo. Un salto improvviso, in una categoria in cui ogni dettaglio pesa. L’impatto non è stato semplice, ma la fiducia è cresciuta giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.
I numeri della stagione
Castaldo ha chiuso l’annata con 30 presenze complessive in Primavera, secondo solo a Ravaglioli tra gli attaccanti. In totale ha realizzato 6 gol e fornito 2 assist, ma il suo impatto è andato ben oltre le statistiche. Ha segnato in Youth League contro il Lille, ha timbrato una doppietta contro l’Udinese il 7 aprile e si è ripetuto contro il Monza nel momento più delicato della stagione. Infine, ha scritto il suo nome nella partita più importante: contro l’Empoli, in pieno recupero, con la rete che ha garantito la salvezza e un altro anno in Primavera 1 per i rossoblù.
Cuore, sacrificio e appartenenza
Francesco Castaldo non è solo un attaccante che segna. È un ragazzo che ha saputo resistere alla tentazione del facile, che ha scelto di restare, di faticare, di farsi trovare pronto. La sua storia è quella di chi non ha avuto tutto e subito, ma ha saputo guadagnarselo. Passo dopo passo.
Gol dopo gol. In ogni squadra c’è bisogno di chi trascina, ma anche di chi tiene insieme. Castaldo è stato entrambe le cose, diventando – senza proclami – una delle certezze silenziose di questa stagione. E ora, con il futuro tutto da scrivere, resta una certezza: Francesco Castaldo è pronto. Ancora una volta.
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