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Elimoghale, la nuova freccia della Juventus: “Sogno la Serie A, ma prima devo pensare giusto”

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Destiny Elimoghale

Destiny Elimoaghele, la nuova freccia della Juventus

Sedici anni, fascia destra della Primavera della Juventus e l’etichetta di predestinato addosso. Destiny Elimoghale, però, resta concentrato sul presente: “Sogno la Serie A, ma prima devo pensare giusto”, racconta a “Sky Sport Insider”.

La strada come primo campo di allenamento

Per Destiny il calcio nasce sotto casa, non in un centro sportivo. “Da piccolo passavo tutto il giorno con il pallone sotto casa con gli amici… È da quei momenti che è nata la mia passione”. Partite senza fine, porte disegnate sui muri, fantasia: la sua prima vera scuola. La base resta la famiglia. “La famiglia è stata ed è tutto. Mi ha insegnato disciplina e rispetto. Anche quando era difficile, non mi hanno mai permesso di mollare”.

Talento italiano e responsabilità azzurra

Sul tema “in Italia non nascono più giovani forti”, Destiny è diretto: “Non penso che manchino i giovani di talento, anzi. In Italia ci sono tantissimi ragazzi forti, magari solo meno visibili”. E sul minutaggio dei più giovani aggiunge: “I giovani hanno tanto da dare e meritano spazio per crescere e dimostrare il loro talento. Non bisogna distinguere tra giovani e grandi, ma tra giocatori forti e meno forti”. Il Mondiale con l’Italia lo vive tra entusiasmo e serietà: “In un Mondiale ti senti al centro del mondo… Ma sentiamo forte la responsabilità di rappresentare il Paese. Questo ci ha unito ancora di più e in campo si vede”.

Idoli, sogni e una mentalità da grande

“Sia Neymar che Leão sono i miei idoli, per la loro tecnica, velocità e capacità di cambiare le partite. Io però sono solo un ragazzo che ama il calcio e ha ancora tantissimo da imparare”. Il futuro lo immagina in grande: “Sogno l’esordio in Serie A. E poi la Champions, i Mondiali e gli Europei con la Nazionale. Non corro: voglio fare ogni passo nel modo giusto, ma se devo sognare non voglio pormi dei limiti”. Conta il lavoro quotidiano e il consiglio di chi è già arrivato in alto: “La cosa che colpisce è che parlano tanto di mentalità. Non ti dicono solo ‘Allenati forte’, ma ‘Pensa giusto’. Ho capito che la testa vale quanto le gambe”. Destiny corre, dribbla e sogna. Ma prima di tutto, pensa giusto.

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