Seguici su

AtalantaPrimavera 1

Come sarebbe l’Atalanta con soli giocatori del vivaio? Ecco l’ipotetica squadra nerazzurra

Come sarebbe l’Atalanta usando solo i giocatori cresciuti nel vivaio? Da Bastoni a Kulusevski, l’ipotetica formazione “made in Bergamo”.

Pubblicato

il

Vivaio Atalanta

L’Atalanta “made in Bergamo”: la formazione con i prodotti del vivaio

Come sarebbe la Serie A se ogni squadra potesse schierare solo giocatori cresciuti nel proprio vivaio? Una domanda che negli anni ha acceso curiosità e qualche rimpianto. Perché dietro ogni club c’è un mondo sommerso fatto di talenti scoperti, coltivati, lanciati – o lasciati andare – che spesso continuano la loro carriera altrove, diventando protagonisti ai massimi livelli.

Noi di Mondoprimavera abbiamo deciso di trasformare questa domanda in un viaggio: una serie dedicata a tutte le squadre del massimo campionato, immaginando rose complete e formazioni titolari composte esclusivamente dai giocatori passati dal loro settore giovanile. Una sorta di universo parallelo in cui non contano i milioni spesi sul mercato, ma la qualità del lavoro svolto nel vivaio.

Per rendere l’esperimento credibile e coerente, abbiamo considerato solo i calciatori che hanno realmente fatto parte del percorso formativo del club per almeno una stagione completa nelle giovanili, arrivando fino alla categoria Primavera o comunque completando un ciclo significativo. Dalle stelle affermate agli outsider inattesi, da chi è rimasto a chi è diventato grande lontano da casa: tutti riconducibili a una radice comune.

La prima puntata non poteva che riguardare una delle eccellenze italiane in questo campo: l’Atalanta, simbolo di progettualità, scouting e valorizzazione dei giovani. Un settore giovanile capace di produrre generazioni intere di talenti, molti dei quali oggi protagonisti in Serie A, in Europa e nelle rispettive Nazionali. Pronti a scoprire come sarebbe la “Dea” costruita soltanto con i figli della sua cantera? Iniziamo il nostro viaggio.

I portieri cresciuti a Zingonia

Un’ipotetica squadra nerazzurra fatta in casa non può che partire dai portieri. A rappresentare l’Atalanta, curiosamente, sarebbe quello che è attualmente il terzetto di estremi difensori nella rosa dei bergamaschi: Marco Carnesecchi (2000) il titolare, con alle spalle l’esperienza di Marco Sportiello (1992) e Francesco Rossi (1991). Nel caso del primo, i meriti del suo percorso sono da dividere con il Cesena, dove ha mosso i primi passi per poi trasferirsi a Bergamo.

La difesa dei talenti nerazzurri

Scelte molto ampie per quanto riguarda il reparto arretrato, dove si possono schierare molti profili addirittura da Nazionale. Spicca il nome di Alessandro Bastoni (1999), oggi all’Inter, che sarebbe affiancato da Giorgio Scalvini (2003) e Caleb Okoli (2001), oggi al Leicester City, in un’ipotetica difesa a tre di alto livello. Completerebbero il reparto Enrico Delprato (1999), oggi capitano del Parma e Giovanni Bonfanti (2003), ancora dell’Atalanta ma in prestito al Pisa. Attenzione anche al nome di Marco Palestra (2005), in prestito al Cagliari, uno dei migliori profili emergenti del campionato italiano nel suo ruolo. E se servisse un’alternativa di esperienza, ci sarebbe Alberto Dossena (1998), oggi nel Como di Fabregas.

Il centrocampo costruito dal vivaio atalantino

L’Atalanta avrebbe a disposizione molte scelte di ottimo livello anche nel reparto mediano, soprattutto sulle corsie esterne. A destra alziamo il raggio di azione di Nadir Zortea (1999), terzino del Bologna in grado di giocare anche in posizione più avanzata, mentre a sinistra “tornerebbe” a Bergamo Matteo Ruggeri (2002), esterno sinistro dell’Atletico Madrid. E come alternative, ecco Lorenzo Bernasconi (2003), profilo emergente proprio in casa Atalanta, e Salvatore Elia (1999), da anni protagonista in Serie B. E in mezzo? Tornerebbe in nerazzurro un altro canterano come Andrea Colpani (1999), per giocare al fianco dell’esperto Roberto Gagliardini (1994). Schierabili anche Emmanuel Gyabuaa (2001) dell’Avellino, ma ancora di proprietà atalantina e Alessandro Mallamo (1999), oggi in B al Sudtirol.

L’attacco formato a Zingonia

Chiudiamo con l’attacco, dove l’Atalanta potrebbe giocare con altri profili di grande qualità formati nel proprio vivaio. Sugli esterni, due profili da Premier League come Dejan Kulusevski (2000), oggi al Tottenham, e l’ivoriano Amad Diallo (2002) del Manchester United. A completare il terzetto offensivo ci sarebbe invece Roberto Piccoli (2001), capocannoniere in Youth League ai tempi della Primavera nerazzurra e oggi alla Fiorentina. Interessanti anche le alternative, che risponderebbero ai nomi di Nicolò Cambiaghi (2000) e Musa Barrow (1998). Un nome bonus? Lukas Vorlicky (2002), in nerazzurro per sei stagioni e oggi in Repubblica Ceca, allo Slavia Praga.

Campetto Vivaio Atalanta

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *