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Astaldi impara da Suzuki e Pavarini: “Ha ampi margini di miglioramento”

In ritiro con la prima squadra del Parma c’è anche Gianluca Astaldi: classe 2006 della Primavera che impara da Suzuki e Pavarini.

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Gianluca Astaldi Parma
Gianluca Astaldi Credit: Parma Calcio

In ritiro con la prima squadra del Parma c’è anche Gianluca Astaldi: classe 2006 della Primavera che impara da Suzuki e Pavarini

Gianluca Astaldi rappresenta uno dei prospetti più interessanti del vivaio del Parma Calcio. Aggregato alla prima squadra durante il ritiro estivo sotto la guida di mister Cuesta, il giovane portiere classe 2006 sta approfittando dell’esperienza per imparare dai colleghi più esperti e dai preparatori, primo fra tutti Nicola Pavarini, ex portiere crociato e oggi figura centrale nello staff tecnico. Conosce bene il contesto parmense, avendolo vissuto sia da giocatore che da preparatore, e si sta rivelando determinante per la crescita di tutti i giovani estremi difensori della rosa.

Un gruppo giovane e di prospettiva

Astaldi si inserisce in un contesto davvero raro nel panorama italiano: quello di un reparto portieri giovanissimo, con un’età media di soli 22 anni. Insieme a lui lavorano Suzuki, Corvi e Rinaldi, formando un gruppo affiatato, competitivo e con “ampi margini di miglioramento”, come ha dichiarato lo stesso Pavarini in un’intervista alla Gazzetta di Parma. La linea scelta dalla società è chiara: investire nella crescita interna e puntare su profili giovani, ma già dotati di una struttura fisica e tecnica adatta al calcio professionistico.

Le qualità di Astaldi: un talento da coltivare

Su Astaldi, in particolare, Pavarini ha speso parole molto incoraggianti. Il portiere romano si distingue per le sue qualità fisiche – è alto 191 cm – e per un’ottima reattività tra i pali, unita a una notevole padronanza tecnica. Caratteristiche che, secondo l’allenatore dei portieri, pongono le basi per una carriera di alto livello, se accompagnate da dedizione e spirito di sacrificio. Il giovane estremo difensore ha dimostrato, fin dai primi allenamenti con la prima squadra, grande attenzione al dettaglio e voglia di imparare, elementi fondamentali per la sua evoluzione.

Un percorso ricco di esperienze formative

Astaldi non è nuovo ai cambiamenti e alle sfide. Cresciuto calcisticamente a Roma, ha lasciato presto la Capitale per trasferirsi a Cagliari, club da sempre molto attento allo sviluppo dei propri giovani. La sua maturazione è poi proseguita con un’esperienza all’estero, al Vitória Guimarães, in Portogallo, dove ha potuto confrontarsi con metodi di allenamento diversi e una nuova cultura calcistica. Un bagaglio importante, arricchito ulteriormente dal suo arrivo al Parma nel 2023, società che lo ha accolto e creduto nel suo potenziale fin da subito.

Primavera 1 e sogno prima squadra

La stagione 2025/26 sarà decisiva per il percorso di Astaldi. In attesa di capire se riuscirà a ritagliarsi uno spazio stabile con i “grandi”, disputerà il campionato Primavera 1, vetrina di livello assoluto per i giovani italiani. Ma il fatto di essere stato convocato per il ritiro della prima squadra testimonia come il club voglia tenere alta l’attenzione su di lui. Sarà proprio questa alternanza tra prima squadra e Primavera a rappresentare lo step cruciale della sua crescita tecnica, fisica e mentale.

Il futuro è proprio nelle sue mani

Per Gianluca Astaldi si apre una stagione piena di opportunità. Con le giuste guide, tra cui un maestro esperto come Pavarini e il confronto costante con coetanei talentuosi come Suzuki e Corvi, il portiere romano ha tutto per ambire a un futuro importante. La strada è ancora lunga, ma i primi passi sono stati quelli giusti: determinazione, umiltà e voglia di migliorarsi. Parma ci crede, e anche lui.

Credit foto copertina: Parma Calcio

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