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Zaniolo: “I fatti sono lontani da quanto ricostruito. Oggi so farmi rispettare con le parole”

Zaniolo chiarisce l’episodio allo spogliatoio della Roma: “Mai colpito nessuno, solo parole. Sono cambiato, pronto a parlare con la procura”.

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Zaniolo Fiorentina
Zaniolo Fiorentina

Zaniolo chiarisce l’episodio allo spogliatoio della Roma: “Mai colpito nessuno, solo parole. Sono cambiato, pronto a parlare con la procura”

Viola Park, lunedì sera. Al termine della sfida tra Roma e Fiorentina Primavera, un episodio in cui è stato coinvolto Nicolò Zaniolo ha scosso il post-partita. Attualmente in forza alla Viola, è entrato nello spogliatoio dei giallorossi in circostanze che hanno subito generato polemiche.

Accuse di comportamento aggressivo e tensioni con i giovani capitolini hanno costretto il giocatore a fornire la propria versione dei fatti. Lo ha fatto attraverso un’intervista al Corriere dello Sport, con toni fermi e, per sua stessa ammissione, “molto schietti”.

Zaniolo Fiorentina

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“Ho reagito male, ma non ho mai alzato le mani”

Zaniolo ha ammesso un errore, ma ha voluto chiarire i contorni dell’accaduto, negando qualsiasi aggressione fisica: “So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Voglio essere molto schietto: dovevo fare pipì e il primo bagno che ho trovato era quello dello spogliatoio della Roma. Ho chiesto il permesso di entrare e me l’hanno concesso con un sorriso. ‘Ma che, devi anche chiederlo?’. Incrociando i ragazzi ho dato loro il cinque dicendo ‘bravi’”. Il clima, però, si sarebbe guastato in un secondo momento: “Uscito dal bagno, uno di questi ragazzi a voce alta mi ha provocato e quando gli ho chiesto se era proprio a me che si riferiva mi si è avvicinato. Ho perso la calma, ma non l’ho colpito”.

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Nessuna rissa, solo parole grosse

Il trequartista, tornato in Italia dopo l’esperienza al Galatasaray e all’Aston Villa, respinge con forza la versione che lo descrive come protagonista di una rissa: “È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani. Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito. Da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento aggressivo”.

Riconosce i toni accesi, ma rifiuta ogni accusa di violenza: “Sono volate parole grosse con un ragazzo della Roma? Sì. Lui mi ha provocato? Sì. Potevo evitare di andare in bagno nel loro spogliatoio? Ho chiesto il permesso. Non ho mai alzato le mani, non ci sono stati schiaffi, né tantomeno pugni.

Nicolò Zaniolo

Nicolò Zaniolo

“Quello Zaniolo non esiste più”

Nel suo racconto, Zaniolo sottolinea anche l’evoluzione personale che ha vissuto negli ultimi anni, rifiutando l’etichetta di “testa calda” che spesso gli è stata cucita addosso in passato: “Ripeto, quando sbaglio me ne assumo la responsabilità ma stavolta no. E visto che ho la coscienza pulita non ho problemi a parlare con la procura federale o con il ragazzo in questione, a cui ho messo solo una mano sulla spalla perché i toni erano poco simpatici”. Duro, invece, il giudizio su alcune reazioni a margine dell’episodio: “Quello che ho trovato totalmente fuori luogo è il comportamento di alcuni adulti che sono passati dalla richiesta dell’autografo all’offesa. Ho ricevuto anche una tacchettata nel polpaccio.

Conclude con una riflessione matura e un invito a valutare i fatti con equilibrio: Ciò che fa più male è la mancanza di rispetto nei confronti di un collega che ha più anni del ragazzo che ha dimostrato di non gradire la mia presenza nello spogliatoio. Se mi chiamerà il procuratore federale andrò di persona. Ho quasi ventisei anni, sono cambiato, quello Zaniolo non esiste più. All’Atalanta lo sanno perfettamente. Forse anni fa la rissa ci sarebbe stata veramente, ma si cresce, grazie a Dio. Oggi sono anche capace di farmi rispettare con le parole”.

La procura valuta, si attendono sviluppi

Nel frattempo, la procura federale sta raccogliendo elementi per chiarire l’accaduto e valutare eventuali provvedimenti. La disponibilità mostrata da Zaniolo a collaborare potrà essere un fattore rilevante. Di certo, il caso riaccende i riflettori su un calciatore dal talento mai messo in dubbio, ma spesso al centro di vicende controverse, che oggi però – come lui stesso dichiara – intende voltare pagina.

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