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Vanoli: “Ho lavorato otto anni con i giovani: se ne hai uno forte, non lo lasci in panchina”
Le dichiarazioni di Paolo Vanoli, allenatore del Torino, che in conferenza stampa ha parlato anche dei giovani.

Il tecnico Paolo Vanoli, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Inter. Giunti alla terzultima giornata del campionato di Serie A, i granata non hanno particolari obiettivi di classifica, ma ci tengono a fare bella figura di fronte al proprio pubblico, contro i nerazzurri che hanno appena conquistato la finale di Champions League. Nel corso della conferenza, Vanoli ha trattato anche il tema riguardante i giovani. Di seguito le parole dell’allenatore del Toro.
Torino: le parole di Vanoli in conferenza stampa
“Ho lavorato per otto anni con la Nazionale facendo le categorie. Quando vedo giovani che ho avuto ad alti livello, come Dimarco e Locatelli e Pezzella, è bello: ricordi che anche loro hanno avuto una prospettiva importante. Mi piace lavorare con i giovani, devono avere la loro crescita e poi devono giocare. Mi dà fastidio mettere un giovane con la squadra non motivata, ma deve giocare perché è bravo e per pensare al futuro. Altrimenti si regala loro un’illusione…
Il giovane deve capire che c’è chi arriva subito e chi ha un percorso, io da giovane ho giocato in Interregionale…Il problema è che magari fai giocare un giovane e poi lo mandi in B o in C, non voglio dare loro una delusione. Dembele sta avendo un grande percorso e lo sto tutelando: a volte mi guarda male, ma è un processo. In tutte le parti del mondo, se hai un giovane forte non lo lasci in panchina”.
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